Imprese lavoro e turismo

Tagliaferri (Fdi): sostenere i mercati e gli ambulanti

“Aumento dei costi di carburanti ed energia stanno mettendo in ginocchio un settore che vanta una lunga tradizione lungo la via Emilia”

La Regione sostenga il commercio ambulante e i mercati alle prese con la crisi economica.

A chiederlo, in una risoluzione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “l’Emilia-Romagna ha una lunga e sviluppata tradizione di attività commerciali su aree pubbliche che integra significativamente l’offerta sul territorio del dettaglio in sede fissa e della grande distribuzione che, per logiche di redditività, quasi sempre disdegna le aree non densamente popolate, quindi penalizzando in maniera particolare le zone di montagna e interne della nostra regione. In particolare, nonostante l’evidente contrazione del settore in Emilia-Romagna, dove si è passati da un 10% del giro d’affari nazionale nel 1951 a un ben più modesto 4,8% del 2017, la consistenza del canale ambulante in Emilia-Romagna è di oltre trenta mercati principali più un nutrito numero di luoghi ‘secondari’ con oltre seimila postazioni disponibili”.

Da qui la risoluzione per impegnare la giunta “a intervenire celermente a sostegno della categoria dei lavoratori ambulanti e in difesa del modello emiliano-romagnolo, istituendo un tavolo regionale rappresentativo di tutte le realtà territoriali utili ad affrontare il momento prolungato di difficoltà che sta affliggendo la categoria ambulante e a riqualificare e rilanciare i mercati del territorio con bandi regionali che destinino risorse economiche ai Comuni che presentano progetti di riqualificazione e sistemazione delle aree di mercato, di messa a norma delle strutture e di innovazione tecnologica”.

Tagliaferri vuole inoltre che l’esecutivo regionale si impegni “a strutturare un più ambizioso progetto di sostenibilità ambientale, favorendo il ricambio dei mezzi ambulanti con quelli a più alta efficienza energetica, attraverso un sostegno economico in grado di ammortizzare in maniera significativa il costo elevato dei mezzi elettrici, nonché ad agevolare l’installazione delle colonnine elettriche nelle aree di mercato”.

(Luca Molinari)

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