La commissione Bilancio (presieduta da Massimiliano Pompignoli), in seduta congiunta con la commissione Parità (presieduta da Federico Amico), ha espresso parere positivo alla risoluzione sulla proposta di direttiva europea riguardante la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica.
La proposta in oggetto fa parte degli atti segnalati nell’ambito della Sessione europea 2021 sui quali l’Assemblea legislativa e la giunta regionale si sono impegnate a valutare, al momento dell’effettiva presentazione, l’opportunità di inviare osservazioni.
“La risoluzione -ha sottolineato il presidente Amico- valuta positivamente la strategia europea, perché la direttiva, in particolare, indica come ci sia necessità di costruire un testo unico per il contrasto alla violenza sulle donne”. “Abbiamo condiviso -ha aggiunto il presidente Pompignoli- il percorso di questa bozza di risoluzione della giunta. C’è però da rilevare che le considerazioni fatte rispetto all’Italia fanno pensare che vi sia un’attenzione verso questo tema che invece è ben presente, soprattutto in Emilia-Romagna”.
Cristina Karadole, del servizio Pari opportunità, ha spiegato: “Per valutare la posizione della Regione Emilia-Romagna rispetto alla proposta di direttiva è stata avviata una consultazione rivolta alla rete regionale che comprende i soggetti del Patto per il lavoro e per il clima, alle associazioni del territorio che si occupano di violenza di genere e alla società civile. Dalle risposte è emerso che la maggior parte degli intervistati è a conoscenza delle attività promosse dalla Regione per contrastare la violenza, in particolare quelle di sensibilizzazione, educazione al rispetto delle differenze e al contrasto degli stereotipi. Tuttavia, non viene ritenuta adeguata la protezione da comportamenti violenti che le donne segnalano e per molti i reati non sono sufficientemente punititi. Per questo la direttiva, che fornisce risposte anche in tema di condanne al reato di violenza e prevede una condivisione da parte di tutti gli Stati membri per la protezione, è ritenuta molto importante. Anche da un punto di vista tecnico diamo una valutazione positiva a questo intervento”.
Per Simone Pelloni (Lega) “il provvedimento ha finalità estremamente importanti perché l’obiettivo che si pone è il contrasto alla violenza in maniera univoca in tutti i paesi membri. Fa parte del pacchetto di soluzioni per risolvere il problema che è una vera e propria emergenza poiché negli ultimi anni i reati di genere sono aumentati. Il nostro ordinamento è molto avanzato e se anche gli altri paesi europei si allineassero con prevenzione e assistenza si potrebbe aiutare concretamente la comunità europea. Mi sarei però aspettato in questa sede anche una valutazione politica da parte dell’assessore competente”.
Valentina Castaldini (Forza Italia) ha aggiunto: “Rispetto a una narrazione che ci racconta della violenza solo fra le mura domestiche, secondo statistiche recenti le violenze sessuali risultano in crescita, in particolare nelle città dell’Emilia-Romagna. Per questo è importante evidenziare questo aspetto nella risoluzione al fine di allargare lo spettro d’azione”.
Per Valentina Stragliati (Lega) “sarebbe stata opportuna la presenza dell’assessora alle Pari opportunità in questa commissione. La bozza di risoluzione è generica e poco calata nella realtà. Lo dimostra l’assenza del tema della ‘violenza assistita’ ovvero ai minori figli di donne vittime di violenza domestica. Valutazione negativa anche per quella che è una sorta di accusa di negligenza nei confronti di magistrati e forze dell’ordine per la mancata tempestività dei loro interventi”.
Roberta Mori (Partito democratico) ha commentato: “Con la direttiva europea le azioni potranno essere coordinate fra tutti i paesi membri e questa risoluzione è coerente con gli indirizzi regionali. Bene anche la consultazione tecnica, anche se i tempi hanno fatto scontare una partecipazione un po’ ridotta. Ma questo primo coinvolgimento è stato soddisfacente. Un punto molto rilevante della direttiva riguarda gli strumenti di contrasto: è fondamentale che i metodi per evitare la recidiva siano coordinati con la protezione delle vittime. La proposta di risoluzione è molto adeguata”.
Per Silvia Zamboni (Europa Verde) “va un plauso all’obiettivo di arrivare a un quadro unitario delle norme per il contrasto alla violenza sulle donne. Bene che si introducano nuovi scenari di reato, come quelli on-line, perché anche queste sono forme di violenza che vanno punite nonché la protezione alle vittime di minacce o violenza che sporgono denuncia. Purtroppo i ritardi nella presa in carico possono avere ripercussioni gravi e tali situazioni non si devono ripetere”.
Maura Catellani (Lega) ha precisato: “Dire che le forze dell’ordine non intervengono tempestivamente, come si legge in un passaggio del documento, è offensivo e andrebbe modificato. Vanno tutelati anche questi organi che ci difendono nel momento del bisogno”.
(Lucia Paci)