In regione lo sport è in continua crescita (il Covid non ha quindi scalfito questa abitudine che coinvolge tanti cittadini di tutte le fasce d’età), anche se cambiano le prassi fra chi è attivo (è in aumento il cosiddetto sport fai da te, anche fatto in casa).
Presentata in commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Francesca Marchetti la ricerca sullo stato di salute della pratica sportiva in Emilia-Romagna (sulla ricerca sono intervenuti Roberto Ghiretti e Roberto Lamborghini).
“Nel 2022 – hanno quindi spiegato in commissione Ghiretti e Lamborghini – si registra in regione la percentuale più alta di cittadini attivi, si riducono i sedentari anche se restano comunque circa un milione”. I due relatori hanno riferito che “circa il 40 per cento degli emiliano-romagnoli è attivo in qualche sport (il 75 per cento dei cittadini svolgono comunque una minima attività motoria), dati migliori rispetto alla media nazionale”. Hanno poi rilevano la crisi del mondo dell’associazionismo, “sono in diminuzione i tesserati (circa un milione in regione, di cui il 37 per cento donne), anche perché sta aumentando la cosiddetta pratica destrutturata, in autonomia (che coinvolge più del 50 per cento degli sportivi)”. Sull’impiantistica hanno riferito che “in regione sono 6mila gli impianti sportivi (con più attività sportive all’intero) e 17mila gli spazi sportivi, il 20 per cento in contesto scolastico e per l’85 per cento accessibili a persone con disabilità (l’inclusione si sta rafforzando, con un più 20 per cento di persone coinvolte)”. Negli ultimi anni, hanno concluso, “sono stati investiti 60 milioni di euro per nuove strutture e per riqualificare quelle vecchie, sono comunque ancora numerosi gli impianti da rivedere”.
“Una ricerca per conoscere la situazione della pratica sportiva in regione, anche dopo la crisi pandemica”, ha spiegato Giammaria Manghi, al vertice della segreteria della presidenza regionale.
La presidente Marchetti ha invece ribadito la necessita di tutelare il sistema sport, a partire dalle scuole, riferendo sul bisogno di garantire a tutti pari accessibilità alla pratica sportiva, che deve diventare sempre più veicolo per l’inclusione sociale.
Per Valentina Stragliati (Lega) “lo sport è sinonimo di integrazione, oltre che di benessere psicofisico, per tutte le fasce d’età”. Nel rilevare che in regione la dotazione impiantistica è di buon livello, ha comunque evidenziato “problemi in provincia di Piacenza”. Infine, ha sollecitato la commissione a prevedere “un incontro ad hoc sul tema del caro energia, che tocca da vicino tutto il sistema sport”.
“Questa ricerca ci offre spunti di riflessione utili per determinare scelte politiche alla vigilia della redazione del piano triennale dello sport. Non possiamo trascurare il fatto, al pari dell’aumento di soggetti attivi, che molti cittadini sono comunque sedentari”, ha ribadito Stefania Bondavalli (lista Bonaccini), che ha poi anche riferito sull’urgenza di intervenire sulla questione caro bollette.
Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa), nel ripetere che la tematica energetica ricomprende anche la parte dello sport (compreso l’associazionismo), ha spiegato che “serve un impegno per rendere autonome dal punto di vista energetico le strutture sportive (a partire dal fotovoltaico)”. Sulla crisi del volontariato ha riferito che “il problema è comune a tutto il mondo del no profit; serve quindi particolare attenzione nei confronti dei soggetti organizzati”.
Marilena Pillati (Pd), nel rilevare che “lo stato di salute dello sport nella nostra regione è buono”, spiega comunque che “persistono alcune criticità e occorre individuare quelli che sono gli ostacoli alla diffusione, in tutti i contesti socioeconomici (a partire dal ruolo della famiglia), della pratica sportiva”.
Anche per Andrea Liverani (Lega) “è più che mai necessario prevedere una commissione apposita sul problema del costo energia: anche la piscina di Faenza, nella mia città, rischia di chiudere”. Con questa crisi, ha rimarcato, “ci saranno ripercussioni sui lavoratori attivi in questo ambito. Dobbiamo quindi tutelare il mondo dello sport”.
Per Valentina Castaldini (Forza Italia) “i grandi eventi di questi mesi ci indicano un po’ la strada. Dobbiamo puntare sulla qualità e sulla capacità di coinvolgere (a partire dalle scuole), per fare crescere una passione e aprire alle tante strade cui lo sport può portare, questo per la sopravvivenza di tutto il mondo sportivo”.
(Cristian Casali)