Sostenere gli agricoltori danneggiati dai cambiamenti climatici.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “secondo i dati ARPA riferiti agli ultimi 30 anni, in alcune zone dell’Emilia-Romagna non esiste un dato registrato sul volume delle precipitazioni inferiore a quello dell’anno 2022 e che, nella maggior parte delle stazioni di rilevamento, sempre rispetto agli ultimi 30 anni, non esiste un dato storico di così bassa piovosità in riferimento agli ultimi 12 mesi (agosto 2021-agosto 2022): è evidenziata quindi la portata storica del periodo siccitoso che ha interessato l’Emilia-Romagna con la conseguente difficoltà per tutto il settore primario”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “quale sia la stima dei danni al comparto agricolo regionale derivanti dalla siccità del 2022 e se esista una mappatura territoriale regionale che identifichi eventuali aree maggiormente colpite, anche rispetto alle coltivazioni caratterizzanti specifici territori e quali siano le azioni intraprese dall’Amministrazione regionale nel periodo immediato e quali siano quelle che intende intraprendere nel medio e lungo periodo al fine di sostenere il comparto agricolo contro gli effetti del cambiamento climatico che interessa anche la nostra regione”.
(Luca Molinari)