“A che punto è l’interlocuzione con i Ministeri competenti in merito all’adeguamento dei trasferimenti statali alle Regioni in ambito sanitario?”
A chiederlo è Silvia Piccinini (M5S) che in uno specifico question time, ricorda i perduranti problemi delle Ausl nel garantire al personale sanitario il pagamento di una parte del salario accessorio e ciò “è l’ultima testimonianza degli effetti che possono determinarsi a breve in assenza di adeguati trasferimenti alle Aziende da parte della Regione e, ovviamente, a quest’ultima da parte dello Stato”.
La capogruppo, poi, lancia anche l’allarme sulla carenza di organico che si registra in ogni campo del segmento sanitario e soprattutto nel campo dell’emergenza/urgenza e sulle “enormi spese che la Regione ha dovuto autorizzare durante la pandemia per evitare il rischio del collasso del sistema sanitario”. Sulla base della situazione esistente Piccinini chiede anche come l’esecutivo regionale intenda procedere, di concerto con le altre regioni, “nei confronti del prossimo parlamento e governo “per evitare il duplice problema costituito dalle difficoltà di reperimento di personale sanitario (in particolare nei servizi di Pronto Soccorso) e da risorse insufficienti addirittura a garantire il pagamento intero del salario accessorio”.
In fase di replica il Sottosegretario alla presidenza della giunta Davide Baruffi ha chiarito che “sono ben note alla giunta le criticità della sanità, soprattutto nel settore emergenza/urgenza e per fare fronte alla situazione la Regione opererà con un primo piano di emergenza con il coinvolgimento di medici di base e specializzandi, a cui farà seguito un piano di più ampio respiro che consisterà nella ridefinizione di tutte le strutture sanitarie di pronto soccorso”. Il sottosegretario ha poi chiarito che l’Emilia-Romagna nel corso degli ultimi anni ha registrato un aumento del personale sanitario “per dare concrete risposte alle domande di salute della propria popolazione, ma per mantenere tali livelli, vi deve essere un proporzionale adeguamento delle risorse destinate ai contratti”. Baruffi ha poi confermato che il problema dell’adeguamento dei fondi contrattuali era già stato sollevato al precedente governo e parimenti sarà segnalato a quello che entrerà in carica a breve ed ha confermato la notizia secondo cui il Gabinetto Draghi aveva dato parere favorevole per un contratto nazionale a tutto il personale sanitario con uno specifico riconoscimento ai lavoratori del settore emergenza/urgenza.
Piccini ha ribadito che l’interrogazione è nata dalle notizie stampa che testimoniavano le singole azioni messe in campo dai vari territori della regione per tentare di mantenere attivi i propri pronto soccorso. “Vorrei evitare -conclude la capogruppo- che in futuro si registrino contrazioni nei servizi di emergenza/urgenza e parimenti vorrei evitare che ogni territorio faccia da sè con il rischio di alimentare competizioni assolutamente dannose quando si tratta della sanità pubblica”.
(Luca Boccaletti)