Sanità e welfare

Lega: no a taglio fondi a famiglie per fa fare sport ai figli

Il Carroccio chiede di aumentare le risorse riservate all’incentivo delle pratiche sportive

La Regione preveda più fondi per sostenere le famiglie per fare attività sportiva.

A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma dei consiglieri Michele Facci (primo firmatario), Massimiliano Pompignoli, Gabriele Delmonte, Simone Pelloni, Matteo Montevecchi, Emiliano Occhi, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Matteo Rancan, Fabio Rainieri, Andrea Liverani e Stefano Bargi.

Nell’atto ispettivo si osserva che “la forte contrazione dello stanziamento previsto (solo 400mila euro a fronte degli oltre 3 milioni previsti in precedenza), insieme ai nuovi criteri maggiormente restrittivi, negherà di fatto la possibilità a innumerevoli famiglie di usufruire del sostegno economico, necessario per poter far svolgere attività sportive ai propri figli, con il conseguente rischio di abbandono dell’attività sportiva da parte dei giovani e il venir meno del supporto indiretto a tutto il settore dello sport dilettantistico. Le risorse complessivamente stanziate, quindi, appaiono fin da subito inadeguate al soddisfacimento di tutte le possibili domande, con conseguente impossibilità per la quasi totalità degli Enti locali di riscontrare e dare risposta alle richieste pervenute e che dovranno pervenire per la frequentazione dei corsi sportivi per il corrente anno, nemmeno ricorrendo a risorse proprie, assolutamente inadeguate”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se non ritenga opportuno effettuare un maggiore intervento economico per tutelare le famiglie realmente bisognose di agevolazioni economiche rappresentate dai voucher sportivi, e, nello specifico, quali ulteriori risorse intenda destinare a Comuni e Unioni di Comuni, affinché venga soddisfatta la totalità delle richieste in regola con i requisiti previsti senza che gli Enti locali siano costretti a ricorrere ai bilanci propri – spesso inadeguati – e soprattutto senza che rimangano esclusi bambini e ragazzi dall’offerta sportiva 2022; e se non ritenga necessario, inoltre, procedere a un secondo bando, rivedendo i criteri d’accesso ai voucher per l’anno 2022/2023, così da permettere a un maggior numero di ragazzi di accedere al relativo contributo, in linea con l’obiettivo della Regione di incrementare la pratica motoria e sportiva e di sostenere la lotta contro la sedentarietà, in particolare per i più giovani”.

(Luca Molinari)

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