Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): contro incidenti stradali con selvatici prevedere dissuasori e recinzioni

Recentemente, precisa poi la capogruppo, “sono state varie le segnalazioni di spari, di giorno ma anche di notte (la zona è notoriamente terreno libero per i bracconieri) che potrebbero spingere gli animali a fuggire verso la strada”

Giulia Gibertoni

“Dopo anni di sollecitazioni rispetto alle azioni di prevenzione per contrastare gli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica rileviamo la totale inadempienza da parte della Regione Emilia-Romagna e di tutti gli enti proprietari e competenti nella manutenzione delle strade statali, provinciali e comunali”.

L’allarme arriva, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, da Giulia Gibertoni (Misto), che sottolinea come solo due giorni fa si sarebbe verificato un tamponamento sulla strada statale Adriatica, a diversi chilometri a sud di Ravenna, all’altezza dell’intersezione con via Standiana.

“Inutile ripetere che, nonostante i sopralluoghi dei tecnici esperti individuati dalla stessa Regione, mancano ancora i dissuasori e le recinzioni sulle strade che costeggiano l’area confinate con il parco del Delta del Po (nella pineta di Classe e nell’area del lido di Volano), metodi ecologici che, dove utilizzati, hanno, di fatto, azzerato gli incidenti da fauna selvatica”, rimarca la consigliera. La stessa Regione, prosegue, rilevava la necessità “di istallare ai bordi delle strade dissuasori elettronici che, emettendo onde sonore e sequenze luminose, entrambe percepite dagli ungulati selvatici, li tengono lontani dalla fonte di emissione e, quindi, dalla carreggiata, ma ad oggi nulla è stato fatto”.

Nell’atto si rileva, comunque, che il dato degli incidenti causati da fauna selvatica non è particolarmente preoccupante (“incidenti – evidenzia Gibertoni – che, anche se pochi, vanno evitati”): risulta, dati Istat, che l’incidenza di questo tipo di incidenti rispetto al totale sia circa dello 0,2 per cento.

Recentemente, precisa poi la capogruppo, “sono state varie le segnalazioni di spari, di giorno ma anche di notte (la zona è notoriamente terreno libero per i bracconieri) che potrebbero spingere gli animali a fuggire verso la strada”. Sorge il dubbio, prosegue, “che i daini vengano spaventati appositamente da malintenzionati per esercitare una pressione sulle istituzioni, in un momento di stallo dopo che la ricerca di mercato con avviso pubblico del parco del Delta del Po è andata deserta”.

Giulia Gibertoni vuole quindi sapere dall’esecutivo regionale se saranno stanziati fondi, anche in compartecipazione con altri enti, per la prevenzione degli incidenti che vedono coinvolta la fauna selvatica in queste aree e se siano allo studio misure per affrontare il problema (nello specifico l’istallazione di dissuasori, recinzioni e attraversamenti ‘verdi’, visti anche i risultati positivi riscontrati in altre province).

(Cristian Casali)

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