Rimediare ai ritardi nell’assegnazione degli insegnanti di sostegno.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “le assegnazioni dei posti in deroga per i docenti di sostegno sono in ritardo, la lettera della mamma di un alunno delle scuole primarie sulle ore mancanti di sostegno riaccende i riflettori sul problema dell’inserimento dei disabili a scuola: Quest’anno gli atenei in regione hanno aumentato da 755 a 900 i posti disponibili per frequentare i corsi di specializzazione per insegnanti di sostegno, dall’infanzia alle superiori. A questi nuovi posti messi a bando si sommano poi quelli relativi agli idonei, arrivando a 1.273 nuovi potenziali insegnanti di sostegno”.
Da qui l’atto ispettivo per sul numero totale delle cattedre scoperte e dove si trovino. Tagliaferri vuole inoltre sapere se “corrisponda al vero che quasi la metà delle cattedre di sostegno necessarie in Emilia-Romagna sia coperta con insegnanti supplenti che, per definizione ,non possono garantire continuità didattica e se non ritenga che questo sia un problema ancora più grave nel caso di allievi disabili e la Regione cosa intenda fare per dare risposte alle famiglie di questi studenti in attesa degli insegnanti di sostegno e se esista una “gerarchia” che tenga conto delle reali esigenze di allievi e famiglie nell’assegnazione delle cattedre vacanti degli insegnanti di sostegno”.
Poi, inoltre, si chiede all’amministrazione regionale “se pensa di essere in possesso degli elementi di programmazione per evitare che si possa verificare tale situazione e, nel caso come pensa di intervenire”.
(Luca Molinari)