Stabilizzare il personale della sanità regionale.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “con la legge di bilancio 2021 si è fornita la possibilità alle Regioni di stabilizzare il personale sanitario precario che abbia maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale perlomeno 18 mesi di servizio, seppur non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo che intercorre tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022: la norma prevede che la stabilizzazione deve essere disposta nello stesso profilo in cui è stata integralmente maturata l’anzianità di servizio”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “come e in quali tempi intenda procedere per la stabilizzazione del personale sanitario e sociosanitario secondo i requisiti della norma in oggetto e quanti siano i lavoratori stabilizzati e in via di stabilizzazione (divisi per qualifica), suddivisi per ogni Ausl, singoli presidi ospedalieri”.
Tagliaferri chiede, inoltre, quante risorse economiche siano state utilizzate e stanziate per la stabilizzazione.
(Luca Molinari)