COMUNICATO
Sanità e welfare

Question time Mori (Pd): “Vigilare sul diritto all’interruzione di gravidanza volontaria”

La consigliera ha chiesto se è necessaria l’ecografia dell’embrione ai fini della procedura. L’assessore alla Sanità: “Si effettua per datare la gravidanza e scegliere l’intervento più adatto. In Emilia-Romagna nessun ritardo”

L’ecografia dell’embrione, ai fini del rilascio del certificato di interruzione di gravidanza, è necessaria? Lo chiede con un’interrogazione a risposta immediata Roberta Mori (Partito democratico). “Occorre accertare eventuali ragioni medico-scientifiche per la quali la procedura è eventualmente necessaria per la salute della donna -ha sottolineato la consigliera- e se gli esami clinici ed ecografici citati non interferiscano con la tempistica richiesta per interruzioni di gravidanza sicure, nel rispetto della volontà della donna, del diritto e della preminente tutela della salute”.

“Sono purtroppo in crescita negli ultimi mesi -ha aggiunto Mori- le denunce di difficoltà, ritardi e sofferenze inutili subite da chi decide di abortire, provenienti in particolare da alcune zone del Paese. In Emilia-Romagna risulta, anche da rassicurazioni rese alcuni mesi fa dall’assessore alla Sanità, che in 90 casi su 100 l’interruzione di gravidanza richiesta è stata finora eseguita entro quindici giorni dal rilascio del certificato e sempre in tempo utile sotto il profilo della sicurezza e salute della paziente. Il clima culturale oltre all’alto numero di obiettori tra i medici e il personale sanitario, vanno nella direzione di una progressiva erosione del diritto di scelta e della sicurezza delle donne”.

Ha risposto l’assessore alla Sanità Raffaele Donini: “La Regione difende il diritto di ogni donna e garantisce assistenza e spazi adeguati per poter effettuare l’interruzione di gravidanza in sicurezza, nel rispetto della libertà e della dignità della donna. L’Oms ha indicato l’ecografia al fine di datare la gravidanza e scegliere l’intervento più adatto. Al momento non risultano in Emilia-Romagna ritardi che abbiano disatteso i tempi per effettuare la procedura”.

La consigliera si è detta soddisfatta: “L’attenzione sulla presa in carico delle donne che intraprendono questo percorso deve essere un primato sul quale l’Emilia-Romagna non deve arretrare, rimarremo vigili affinché venga mantenuta la qualità dei nostri servizi”.

(Lucia Paci)

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