Con un’interrogazione a risposta immediata in aula Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa) vuole sapere dall’esecutivo regionale “quali misure intenda adottare per contrastare i problemi di sovraffollamento dei mezzi utilizzati per il trasporto scolastico sulle linee urbane ed extraurbane, in particolare nei territori della provincia di Reggio Emilia, maggiormente colpiti dai disservizi”.
Il consigliere, citando anche notizie stampa, parla “di numerosi disservizi riguardanti il trasporto scolastico registrati a partire dallo scorso 15 settembre nella provincia di Reggio Emilia, perduranti tutt’ora: disagi legati al sovraffollamento, che spesso impediscono agli studenti di accedere ai mezzi pubblici e di arrivare in orario a scuola, o che costringono i genitori a prendere permessi dal lavoro per poter accompagnare i figli”. “Gli episodi più frequenti – continua – si registrano in Val d’Enza sulla linea extraurbana che collega Cavriago, Montecchio e Sant’Ilario, soprattutto in orari mattutini e nella fascia oraria dell’uscita da scuola, ma sono stati segnalati problemi analoghi a Guastalla, Scandiano, Castellarano, Poviglio e Reggio Emilia nella località di Villa Sesso”. Questi casi, aggiunge, “sono stati portati all’attenzione di Seta, gestore unico del servizio di trasporto pubblico locale sul territorio provinciale di Reggio Emilia, che ha attivato correttivi, ma non ancora sufficienti”.
La risposta arriva dall’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini, che spiega come il servizio sia sempre stato garantito, anche nella fase del Covid, con ulteriori risorsi statali, fondi poi non confermati nel 2022, “per questo – rimarca – la Regione Emilia-Romagna ha investito 900mila euro per quest’anno che diventeranno 2,3 milioni nel 2023, nonostante questi sforzi permangono però criticità, anche perché gli orari scolastici non sono ancora stati definiti”.
(Cristian Casali)