La giunta dica “se e come ritenga necessario richiedere all’Europa una significativa revisione del Pnrr aggiornandolo dal contesto post pandemia a quello attuale”.
Lo ha chiesto, in un question time, la capogruppo di Forza Italia, Valentina Castaldini, sottolineando come “la crisi energetica e la guerra in Ucraina impongono azioni rapide e immediate per salvare le imprese e la nostra economia manifatturiera; occorre colmare il ritardo dell’Italia, prigioniera per troppi anni di visioni ideologiche e miopi sul tema della transizione ecologica”.
Castaldini ha esordito parlando “di un quadro politico relativo allo stupore di alcuni davanti a una donna che decide: Elisabetta Gualmini che dà la sveglia al Pd. Appena eletta vicepresidente al gruppo socialisti e democratici della Ue ha chiesto la revisione dei criteri Pnrr al 30%, alla luce della crisi energetica”.
La Regione ha risposto con il sottosegretario alla Presidenza della giunta, Davide Baruffi. “L’Emilia-Romagna non chiederà alla Ue la modifica del Pnrr perché non ne ha titolo, il tema compete al governo. Convengo che l’impatto della pandemia energetica abbia un riflesso negativo su tutto, a partire da famiglie e imprese”.
La crisi ha un impatto sulla programmazione di altri settori quali sanità, casa e altri, “e credo si possa ragionare con Ue, ma sarebbe fondamentale accogliere l’appello di Schimdt e Gentiloni per attivare una misura non estemporanea come Sure”. Baruffi sconsiglia “che a farlo sia solo l’Italia da sola, perché c’è il rischio del blocco dei flussi dei contributi (in regione oltre 5,2 miliardi) e non dà garanzie ai tempi già fissati”.
La consigliera azzurra ha ricordato che il presidente Stefano Bonaccini, in più occasioni, ha affermato che modificare il Pnrr “sarebbe una sciagura”. Dal canto suo, Elisabetta Gualmini, europarlamentare ed ex vicepresidente della Regione, aveva ritenuto necessario modificare “”il 30% del Pnrr per rispondere a varie contingenze economiche, in primis l’energia, o così non si va avanti”, sostenendo anche che si dovevano salvare 50mila posti di lavoro nella Motor Valley.
Castaldini ha replicato che “il governo socialista del Portogallo ha chiesto ripensamento su certi piccoli aspetti. Sono abbastanza soddisfatta e credo che tutti gli europarlamentari debbano sollecitare modifiche equilibrate”.
(Gianfranco Salvatori)