Scuola giovani e cultura

L’Emilia-Romagna aderisce a Liberation Route Italia

L’obiettivo è promuovere la conoscenza dei fatti della Seconda Guerra Mondiale partendo dalla valorizzazione del percorso fatto dai militari Alleati impegnati in Europa per la liberazione dal nazifascismo. Molte critiche dal centrodestra sulla reale obiettività dell’associazione

La Regione Emilia-Romagna aderisce a Liberation Route Italia, l’associazione che si occupa di promuovere la conoscenza dei luoghi simbolo della presenza dei militari Alleati in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale.

Lo ha stabilito l’Assemblea legislativa che ha approvato la proposta in tal senso avanzata dalla giunta e dopo che la commissione Cultura ha audito i rappresentanti di Liberation Route Italia.

“E’ un fatto molto importante dal punto di vista cultura e politico e anche di valorizzazione del territorio”, spiega il relatore di maggioranza Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), mentre quello di minoranza Michele Facci (Lega) ha ribadito i temi già espressi in commissione sottolineando l’importanza che proprio durante le audizioni i rappresentanti italiani dell’associazione hanno espresso, a partire dall’impegno assunto di ricordare anche le pagine più controverse della campagna degli alleati come le tante violenze che i militari fecero alle donne. “Scorrendo la pagina Facebook di Liberation Route Italia abbiamo visto che la scorsa estate questa associazione ha partecipato a un evento negazionista sulle foibe”, spiega Facci nel criticare la proposta di adesione. “Dobbiamo puntare sulla riconciliazione”, spiega Facci che, commentando la bocciatura da parte dell’Assemblea di un suo emendamento in cui si chiedeva di condannare tutti i totalitarismi ha così commentato: “si è perso l’occasione per fare pace con la storia”.

Bocciatura alla proposta della giunta anche da Marta Evangelisti (Fdi) per la quale “Liberation Route Italia fa riferimento a un’associazione internazionale che è una fondazione quindi serve chiarezza anche su questo aspetto giuridico”. Evangelisti ha anche sottolineato come i vertici dell’associazione siano rappresentati da un’ex parlamentare del Partito democratico e come l’associazione stessa non sia considerabile equilibrata da un punto di vista politico.

Fatti e posizioni politiche a cui ha replicato Amico ricordando la bontà dell’azione di Liberation Route Italia e che eventuali fatti singoli non possono pregiudicarne la validità della sua azione. Netta anche la posizione dell’assessore alla Cultura Mauro Felicori che ha difeso la scelta della Regione di aderire alla “rete”. Alle critiche del centrodestra ha replicato anche Francesca Marchetti (Pd) per la quale “stiamo operando con un’associazione di valenza europea e con la messa in rete delle regioni per valorizzare i luoghi della presenza alleata in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale andiamo ad arricchire la memoria dell’Emilia-Romagna”.

(Luca Molinari)

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