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Fondi straordinari per il settore agroalimentare: pronti più di 5 milioni

Disco verde per il progetto di legge che prevede sostegni per uno dei pilastri dell’economia regionale e ricomprende anche misure per l’acquisto di carburante. Convergenza tra maggioranza e centrodestra su proposte per potenziare le reti idriche specie in montagna

Parere positivo dell’Assemblea legislativa alla legge che stanzia fondi straordinari in favore del settore agricolo e agroalimentare, da sempre uno degli assi portanti dell’economia regionale.

Negli oltre 5 milioni stanziati per agricoltura e pesca, sono poi previsti specifici fondi per le bonifiche e per l’acquisto di carburante in un periodo di forte spinta inflattiva.

Diversi gli emendamenti proposti dai relatori di maggioranza (Matteo Daffadà, Pd) e di minoranza (Fabio Rainieri, Lega) accettati dalla giunta. Si va dai piani di controllo per le specie fossorie (animali che scavano tane negli argini di fiumi e torrenti, ndr) a fondi specifici per l’agricoltura montana e, soprattutto, per l’aumento dello stanziamento complessivo.

Il relatore di maggioranza Matteo Daffadà ha ribadito come “la legge fornisce risposte concrete a un settore particolarmente in sofferenza, alle prese con il caro carburanti, la carenza di svariate materie prime, mangimi e fertilizzanti. Grazie anche all’interessamento dell’assessore all’agricoltura Alessio Mammi, questo settore economico ha beneficiato di un sensibile aumento dei fondi a disposizione, a testimonianza di come la Regione abbia a cuore il comparto”.

Il relatore di minoranza Fabio Rainieri ha sottolineato invece come il testo “sia frutto di un confronto tecnico e politico di grande rilievo a cui la Lega si è approcciata con spirito costruttivo per migliorare il progetto di legge ove possibile”. Rainieri, pur apprezzando il provvedimento, ha comunque sottolineato “come le sofferenze del comparto agroalimentare abbisognerebbero di stanziamenti ben superiori a quelli messi in campo ora, così come abbisognerebbe di migliori infrastrutture per commercializzare efficacemente le proprie eccellenze nonché di maggiore attenzione alla biodiversità offerta dai territori di montagna, che deve essere adeguatamente sostenuta e tutelata”. Netta anche la posizione sulla situazione generale dell’agricoltura regionale: “Siamo molto critici su alcuni aspetti del Piano Aria, perché complicano l’attività degli agricoltori. Questo problema va risolto”.

Manuela Rontini (Pd), presidente della commissione Politiche economiche che ha svolto l’udienza conoscitiva con gli stakeholders, ha apprezzato l’approccio “messo in campo dalla giunta regionale per un puntuale sostegno alle innumerevoli eccellenze del nostro settore agroalimentare, ma anche di promozione della ricerca sostenibile e del sistema delle bonifiche”.

Un grazie al lavoro dei gruppi assembleari, della commissione e dell’Assemblea è venuto dall’assessore Alessio Mammi che ha ricordato: “Interveniamo su un settore strategico per la nostra economia, si tratta di un provvedimento che si somma ad altri, come quello sull’agricoltura sociale, e a tutte le altre iniziative per l’innovazione nel settore rurale”.

Netta la posizione di Emiliano Occhi (Lega) che ha chiesto di potenziare l’attività per l’approvvigionamento idrico sia per quanto riguarda gli invasi in pianura sia per quanto riguarda le sorgenti in montagna e ha chiesto di aumentare lo stanziamento di risorse per allungare gli acquedotti nelle aree montane e rurali al fine di garantire il diritto all’acqua. “La Regione deve risolvere i problemi di carenza di acqua specie nelle zone fragili del territorio”, ha spiegato Occhi, mentre Massimiliano Pompignoli (Lega) ha ribadito la condanna della proposta dell’Unione europea di “etichettare” il vino come un prodotto dannoso per la salute alla stregua delle sigarette. “Il problema non è il vino, ma l’abuso che se ne potrebbe fare, l’Ue sbaglia”, ha sottolineato il leghista.

Marco Mastacchi (Rete civica) ha chiesto “più attenzione alle bonifiche, realtà indispensabile per la programmazione in campagna. Occorre anche fare il punto su come stanno lavorando le Province e la Città Metropolitana di Bologna: non è possibile che ci siano enti che lavorano bene e altri no, serve arrivare a una situazione equilibrata in tutta la regione”. Netta anche la posizione sul problema della numerosità dei cinghiali: “Devastano l’agricoltura, per un agricoltore che alla mattina si sveglia e vede mezzo campo devastato dai cinghiali è come per un lavoratore trovarsi la busta paga strappata a metà”. Da Mastacchi, infine, è giunto un forte appoggio anche alla richiesta di Occhi di aumentare le risorse per risolvere i problemi idrici soprattutto in montagna, favorendo l’allacciamento delle imprese alle reti idriche.

Per Marta Evangelisti (Fdi) è giusto intervenire a sostegno dell’agricoltura e in particolare “occorre risolvere i problemi causati dai cinghiali all’agricoltura”.

Oltre al progetto di legge l’Assemblea ha approvato anche alcuni ordini del giorno congiunti maggioranza-centrodestra.

(Luca Boccaletti e Luca Molinari)

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