“Intervenire affinché tutti soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico residenti in regione abbiano la certezza delle terapie nelle strutture pubbliche e in tempi congrui”.
La richiesta arriva, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, da Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia), che ricorda come questo tipo di prestazioni rientrino nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
La consigliera, nello specifico, chiede poi alla giunta “quali siano le cause delle lunghe liste di attesa e dei ritardi nell’accesso ai percorsi di cura per i soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico nonché ovvero come intenda procedere per risolvere il problema”.
Evangelisti, nel rilevare che “negli ultimi anni le diagnosi collegate a questo tipo di problema sono nettamente aumentate”, spiega che “non essendo l’autismo una malattia ma piuttosto un insieme di disturbi caratterizzati dalla manifestazione di sintomi e segni non esistono terapie farmacologiche in grado di curarlo. Le terapie consistono in percorsi riabilitativi volti a migliorare le condizioni e le attività del soggetto affetto da disturbi (ad esempio il metodo Aba, acronimo di Applied behaviour analysis, che si basa sull’uso dei principi della scienza del comportamento per la modifica di comportamenti socialmente significativi) rientrano nei Lea”.
(Cristian Casali)