Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): “Incentivare la coltivazione della canapa”

“La canapa è amica dell’ambiente, cresce senza bisogno di concimazione azotata in eccesso e senza bisogno di un apporto idrico eccessivo, inoltre resiste molto bene all’attacco di parassiti”

“Quali sono le prospettive della coltivazione della canapa in Emilia-Romagna?”. La richiesta, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, arriva da Giulia Gibertoni (gruppo Misto).

In particolare, la consigliera vuole sapere dall’esecutivo regionale “se, considerati i vantaggi derivanti sotto molteplici aspetti dalla filiera della canapa, non ultimi quelli di natura ambientale, non si ritenga necessario attivare una duratura e consistente politica di incentivazioni affinché tale settore abbia a radicarsi stabilmente nell’economia regionale”.

Gibertoni, nel rilevare che “in Italia questo tipo di coltivazione è consentita esclusivamente per la produzione di fibre o per altri usi industriali, diversi dall’uso farmaceutico, con sementi certificate”, spiega che “questa tipo di coltivazione era particolarmente diffusa nella nostra regione all’inizio del secolo scorso, soprattutto nel bolognese e nel ferrarese (nel 1914 nella sola provincia bolognese pare si coltivassero fino a 145mila quintali di canapa l’anno, con 45mila ettari coltivati)”. La Regione Emilia-Romagna, aggiunge, “sta cercando di favorire il reinserimento di questa coltura nei nostri ordinamenti produttivi, finanziando progetti industriali soprattutto a Bologna e Ferrara, con oltre mille ettari coltivati”.

La canapa, evidenzia poi la capogruppo, “è amica dell’ambiente, la pianta cresce senza bisogno di concimazione azotata in eccesso e senza bisogno di un apporto idrico eccessivo; inoltre resiste molto bene all’attacco dei parassiti (non c’è bisogno di utilizzare pesticidi e fitofarmaci)”. Dal suo seme, conclude, “si ricava l’olio, un prodotto con un elevato contenuto di antiossidanti naturali, particolarmente indicati per controllare il livello di colesterolo”.

(Cristian Casali)

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