COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Infrastrutture Bologna. Evangelisti (Fdi): che disagi porta la chiusura della Fondovalle Savena?

Al centro di un’interrogazione il futuro della mobilità tra Pianoro e il capoluogo durante i lavori del secondo lotto del Nodo di Rastignano: bisogna aprire subito a doppio senso di marcia il primo lotto già realizzato

Verrà chiusa la Fondovalle Savena per realizzare l’ultima parte del Nodo di Rastignano? Città Metropolitana e Comune di Pianoro intendono finalmente aprire a doppio senso di marcia il primo lotto già realizzato?

La chiusura della Fondovalle che aumento di traffico porterà sulla Futa?

A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “da un articolo apparso nei giorni scorsi sul Resto del Carlino Bologna apprendiamo della preoccupazione dei residenti di Bologna e Pianoro circa la possibilità (sembra una certezza) che per i lavori del secondo lotto del Nodo di Rastignano si prospetta la chiusura della Fondovalle Savena, costringendo così gli automobilisti e in particolare il traffico pesante a percorrere la vecchia Futa passando così nel cuore di Pianoro. Lo stesso Sindaco di Pianoro Franca Filippini intervistata dal Carlino ha di fatto confermato la cosa”.

Per Evangelisti “il Nodo di Rastignano è opera indispensabile per il territorio bolognese e va realizzato, ma nè il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, nè quello di Pianoro Franca Filippini nel posare la prima pietra, a pochi giorni dalle scorse elezioni politiche nazionali, hanno avvertito la popolazione della chiusura della Fondovalle Savena: i residenti denunciando a squarciagola il disagio provocato si domandano come sia possibile che non esistano modalità operative per realizzare l’opera”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “a quanto ammonta l’aumento di auto massimo giornaliero sulla Futa in caso di chiusura della Fondovalle e quanto tempo resterebbe chiusa la Fondovalle”.

Evangelisti vuole inoltre sapere dalla giunta “se non intenda chiedere formalmente ancora una volta al Comune di Pianoro e alla Città Metropolitana di Bologna di aprire finalmente a doppio senso di marcia il primo stralcio del Nodo di Rastignano per fluidificare il traffico e mettere fine a un sottoutilizzo di un’opera pensata, progettata e realizzata per essere usata a doppio senso di marcia e non come han stabilito dalla Città Metropolitana e il Comune di Pianoro solo a un senso di marcia”.

(Luca Molinari)

Infrastrutture e trasporti