Cosa vuole fare la Regione per il punto di nascita di Mirandola, in provincia di Modena? L’esternalizzazione di alcune prestazioni ospedaliere è temporanea oppure definitiva?
A chiederlo, in un’interrogazione, è Stefano Bargi (Lega) che ricorda come “nel maggio 2022 il Comune di Mirandola stigmatizzava ufficialmente la decisione della Regione Emilia-Romagna di appaltare esternamente le prestazioni di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Santa Maria Bianca (per 5 mesi, rinnovabili per altri 5, per una base d’asta di oltre 500 mila euro), manifestando il timore che si trattasse di un preludio verso la chiusura del punto nascita: diverse erano le carenze denunciate a iniziare dal numero del personale operativo nel punto nascita, talmente esiguo da anni, da garantire il solo parto fisiologico (applicare protocolli che prevedono solo parto fisiologico significa una conseguente minore attrattività per le partorienti). Cosa non avvenuta per altri poli ospedalieri (Carpi in particolare) dove i servizi legati al parto sono maggiori e di conseguenza si sostiene concretamente l’attrattività da fuori provincia (Reggio Emilia per Carpi). A Mirandola invece – nonostante la vicinanza del territorio mantovano e la possibilità di incrementarne l’attrattività con investimenti mirati in personale – si sarebbero privilegiate scelte e procedure riduttive che ne hanno declassato la struttura ospedaliera, riducendo le possibilità di gravidanza per tutta una serie di categorie”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se ci siano novità sulla concessione in deroga del punto nascita di Mirandola.
Quali siano le intenzioni della Regione riguardo il punto di nascita di Mirandola, in particolare se l’esternalizzazione di alcune prestazioni ospedaliere sia soltanto temporanea oppure definitiva e se si intenda investire sul personale del punto nascita per renderlo attrattivo anche per la vicina provincia di Mantova, e se intenda dare seguito alla ricostituzione dell’unità operativa complessa di anestesiologia e all’introduzione della parto-analgesia presso l’Ospedale di Mirandola, così come approvato all’unanimità in una mozione comunale, arricchendo il punto nascita di un nuovo servizio a disposizione delle partorienti”.
(Luca Molinari)