In commissione Cultura, formazione e sport, presieduta da Francesca Marchetti, il capo della segreteria politica della Presidenza, Giammaria Manghi ha illustrato il progetto della Regione, in collaborazione con “Sport e Salute”, definito “Scuola attiva Kids per l’Emilia-Romagna inclusiva”. Dopo le classi terze e quarte delle scuole primarie, l’ora settimanale di educazione motoria sarà estesa anche alle classi prime e alle seconde e affidata a un laureato in Scienze motorie.
Fino ad oggi, l’insegnate di educazione fisica era previsto solo per la quinta elementare (scuola primaria). Nel 2021, il progetto della Regione era stato esteso alle terze e alle quarte: “Per le altre classi è possibile, su adesione volontaria delle scuole, avere un laureato in Scienze motorie che affianca l’insegnante nella lezione. Si tratta di personale competente per una materia che ha un riconoscimento forte che la parifica ad altre materie”. Il capo della Segreteria ha detto che “si pensa di partire il 28 novembre e terminare alla fine di maggio 2023. L’Ufficio scolastico regionale ha inviato una nota a tutte le scuole della regione. Inoltre, la prossima settimana si terrà una conferenza dei dirigenti scolastici e la Regione invierà una lettera a tutti i sindaci. Si stima un’adesione fino al 75%. In Emilia-Romagna è un’esperienza pilota per le prime e le seconde, che consente di coprire l’intero periodo di cinque anni della scuola primaria”.
Il consigliere Michele Facci (Lega) ha affermato che “si parla di 1,3 milioni di euro per il progetto indirizzato alle prime e seconde classi. In realtà, la quota destinata all’offerta è di 1 milione e 110mila euro. Le primarie in regione sono 1.069, tra pubbliche e paritarie. Se ci sarà un’ora a settimana per classe, quante scuole potranno avere l’ora di educazione motoria? Dai dati, rilevo che nel 2021 hanno aderito le quarte e le quinte, ma non ci sono le terze, per un totale di 234 classi. È positivo portare lo sport in prima e seconda classe, ma con 1,1 milioni quante scuole si raggiungono? È impossibile accontentare tutti. Quante classi vi aspettate aderiranno?”.
Manghi ha risposto che “possono aderire tutti. La previsione massima del 75% è basata su una stima, alla luce di quanto avvenuto nel 2021. Al progetto Scuola attiva kids potevano aderire anche le terze e le quarte, ma l’adesione non è stata alta. Con l’azione di Regione e Ufficio scolastico si pensa di coprire l’arco che va dalla prima alla quarta, che non aveva personale”.
(Gianfranco Salvatori)