Scuola giovani e cultura

Fondi Ue per sostenere arte e cultura

Approvata risoluzione di ER Coraggiosa: “Aiutare le amministrazioni locali a ricavare stanziamenti per le opere artistiche da collocare negli edifici pubblici e non usare i fondi solo per opere edilizie”

E’ stata approvata la risoluzione per impiegare i fondi strutturali europei come incentivo a favore delle amministrazioni locali per sostenere arte e cultura, in particolare l’arte contemporanea.

A chiedere un impegno della Regione è stato il capogruppo Federico Amico (Emilia Romagna Coraggiosa) con una risoluzione che ricorda come “esistono strumenti normativi, anche regionali, che consentono di ricavare dagli stanziamenti per le opere pubbliche il cosiddetto “percento per l’arte”, ovvero risorse finanziarie da destinare alla realizzazione di opere artistiche. Questi strumenti hanno la necessità di trovare un’attuazione effettiva, mentre altre norme hanno bisogno di essere accompagnate da opportune letture interpretative. Fra queste, la Legge 717/1949 per l’arte negli edifici pubblici, che impone alle amministrazioni di destinare una percentuale variabile in relazione all’importo dei lavori (massimo il 2%) per opere artistiche da collocare nel nuovo edificio, aggiornata secondo le Linee guida del 2017”.

La Ue, ha ricordato Amico, “ha varato il Next generation Eu con risorse ingenti fino al 2026 che sono impiegate per la costruzione di opere pubbliche e infrastrutture. Si potrebbe estendere la legge anche al design, alla rigenerazione di spazi urbani. Potremmo convincere le amministrazioni pubbliche che usano i fondi Pnrr a destinarne una parte per costruire interventi artistici dove invece si fanno interventi edilizi””.

La risoluzione vuole impegnare la giunta “a promuovere presso la Conferenza Stato-Regioni approfondimenti sul ‘percento per l’arte’ e interventi volti a rimuovere gli ostacoli all’applicazione della normativa in merito al finanziamento della cultura, dell’arte e della creatività, in particolare nelle declinazioni della contemporaneità, grazie agli stanziamenti destinati alle opere pubbliche e  valutare la necessità di provvedimenti legislativi regionali che stabiliscano una disciplina di coordinamento e linee guida specifiche con cui le amministrazioni locali possano contribuire a sostenere l’arte e la cultura attraverso il finanziamento di opere pubbliche”.

Michele Facci (Lega) ha sottolineato che “non trascurare arte e cultura è condivisibile, ma bisogna capire oggi, con il contenimento dei costi della pubblica amministrazione, dove sia l’equilibrio tra l’esigenza di attenzione all’arte e la gestione precaria rispetto alla spesa pubblica. La soluzione è difficile. Lo scenario è cambiato, le amministrazioni spesso non hanno risorse per fronteggiare problemi sociali più impellenti. Sono sorpreso, perché si chiedono provvedimenti legislativi regionali o l’uso dei fondi strutturali europei”.

Francesca Marchetti (Partito democratico) ha detto di “condividere la risoluzione che invita a una riflessione più ampia. Regione ha sempre messo attenzione a politiche culturali con risorse, interventi e riflessioni che vanno verso l’importanza di una dimensione sociale della cultura. Credo ci sia la necessità di approfondire, anche in commissione. Infine, ritengo attuale anche la questione dei fondi strutturali europei”.

Per l’assessore alla Cultura, Mauro Felicori, “la risoluzione trova il benestare della giunta. E’ vero che sono tempi calamitosi, ma sarebbe un errore distinguere tra il necessario e il superfluo, tra l’utile e il gradevole e relegare tra l’inutile proprio la cultura. Dobbiamo difendere questa legge con le unghie e con i denti. C’è, però, un problema: garantire la qualità delle opere che si mettono nello spazio pubblico”.

 (Gianfranco Salvatori)

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