Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): “Rivedere l’attività venatoria nel Delta”

La capogruppo in un’interrogazione chiede che le modifiche al precedente regolamento siano sottoposte a valutazione di incidenza ambientale

Rivedere il regolamento per l’attività venatoria nelle aree contigue al Parco regionale del Delta del Po. A chiederlo è Giulia Gibertoni (Gruppo misto) la quale sottolinea come sul regolamento non sia stata eseguita alcuna valutazione di incidenza ambientale nonostante lo stesso Assessore alla programmazione territoriale, edilizia, politiche abitative, parchi e forestazione, pari opportunità, e cooperazione internazionale allo sviluppo, avesse auspicato tale passaggio.

La capogruppo, poi, fa notare come le modifiche proposte al previgente regolamento per l’attività venatoria nelle aree contigue al Parco “peggiorano ulteriormente il già pessimo documento adottato in precedenza come già stigmatizzato anche dall’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale”.

Gibertoni, infine, definisce paradossale la risposta del direttore del Parco del Delta al servizio regionale “aree protette, foreste e sviluppo della montagna”. A fronte della richiesta sui motivi della mancata valutazione di incidenza ambientale, il Direttore asseriva che le modifiche proposte fossero migliorative rispetto il precedente regolamento.

Richiamando anche le osservazioni di Ispra sulla densità venatoria degli ambiti territoriali di caccia, “definite avendo come riferimento la platea di cacciatori attivi nei diversi ambiti di caccia, piuttosto che seguendo criteri volti ad incrementare la compatibilità tra attività venatoria e conservazione delle specie e degli habitat” la capogruppo chiede infine, all’interno della valutazione di incidenza ambientale, una particolare attenzione all’indice di densità venatoria per ottemperare alle prescrizioni sulla conservazione delle specie e degli habitat naturali.

(Luca Boccaletti)

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