La Regione garantisca un contributo a chi installa sull’auto sistemi di riqualificazione elettrica in sostituzione del motore termico.
L’impegno è chiesto alla giunta da Simone Pelloni (Lega) con una risoluzione siglata anche dai consiglieri Massimiliano Pompignoli, Gabriele Delmonte, Fabio Rainieri, Emiliano Occhi e Michele Facci.
Nel documento, si chiede un sostegno “per coloro che effettuano il retrofit elettrico (l’installazione di sistemi di riqualificazione elettrica in sostituzione del motore termico) di un autoveicolo un contributo regionale pari al 40% del costo sostenuto per la riqualificazione elettrica fino a un massimo di 2.500 euro, cumulabile con il contributo statale, a cui aggiungere un contributo del 40% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione (IPT)”.
L’aumento dei veicoli elettrici, dovuto agli alti costi di energia e carburanti fossili, ha un ruolo positivo anche nella lotta al cambiamento climatico per le ridotte emissioni di gas “e al netto dei costi ambientali di produzione e delle materie prime necessarie per realizzare le batterie, l’impatto ambientale finale delle autovetture elettriche è significativamente inferiore rispetto alle autovetture a motore endotermico” scrive il consigliere.
Il governo già prevede un bonus per il retrofit e la conversione del motore da endotermico a elettrico deve rispettare precise procedure. In media, ricorda Pelloni, il costo per un retrofit “parte da 7.500 euro + IVA per automobili di piccola cilindrata o citycar, fino ad oltre 30.000 euro per automobili di grossa cilindrata”. L’intervento, conclude il consigliere leghista, richiede ore di manodopera specializzata, “rappresentata da aziende e ditte italiane altamente qualificate nel settore automotive mentre la quasi totalità delle auto elettriche oggi non viene prodotta in Italia”.
(Gianfranco Salvatori)