“Avviare un percorso assieme alla Regione Toscana volto all’equiparazione dei corsi professionali in campo forestale, al fine di consentire l’operatività professionale delle imprese forestali emiliano-romagnole sul territorio toscano e viceversa”.
È il dispositivo dell’atto di indirizzo che la Lega consegna all’esecutivo regionale con una specifica risoluzione discussa nella commissione Economia, presieduta da Manuela Rontini. Nel documento, a prima firma Gabriele Delmonte e sottoscritto anche dai colleghi di gruppo Michele Facci, Maura Catellani, Simone Pelloni, Massimiliano Pompignoli, Emiliano Occhi e Fabio Rainieri, si richiede la parificazione dei corsi e delle figure professionali “ove lo stesso bosco non ha soluzione di continuità ma si estende oltre i confini geografici”. La Lega, nel richiamarsi a una specifica delibera di Giunta del 2017, in cui si approvavano le equivalenze tra corsi professionali in campo forestale realizzati dalla Provincia autonoma di Trento e dalle Regioni Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia, chiede eguale trattamento anche per la regione Toscana.
Sia i proponenti la Risoluzione sia il consigliere dem Daffadà si sono accordati per un emendamento sostitutivo del documento originario. “Un tema importante -ricorda Daffadà- richiesto dai territori che operano nel settore”. Con l’emendamento approvato all’unanimità, viene chiesta la costituzione di un tavolo di lavoro tra le due Regioni che chiarisca definitivamente il tema e parimenti viene dato mandato all’Assessorato a compiere tutti gli atti necessari per eliminare le problematiche legate alla raccolta del legname.
(Luca Boccaletti)