“Qual è l’esatta percentuale dei tagli tra il bilancio preventivo 2023 ed il consolidato degli ultimi anni per le singole missioni e se queste minori risorse potranno pregiudicare i servizi ai cittadini e alle imprese emiliano-romagnole?”.
A chiederlo è Valentina Castaldini (FI) che, nel chiedere un confronto tra i bilanci consolidati e consultivo della Regione, ricorda come “la Giunta ha dichiarato un taglio di circa il 10% dei fondi alle attività non sanitarie:
sulla stampa di domenica 25 novembre scorso e gli assessori con il maggior numero di riduzioni di fondi cercavano di minimizzare, affidandosi ad assestamenti e variazioni future per provare a mantenere tutti gli impegni annunciati”.
Netta la risposta dell’assessore al Bilancio Paolo Calvano per il quale “il confronto richiesto da Castaldini tra i due bilanci (consolidato e consultivo, ndr) non è possibile per le diverse natura delle due tipologie di Bilancio. Tutto ciò premesso provo a interpretare quello che chiede Castaldini affermo che per il futuro prevediamo un aumento complessivo della manovra in particolare per scuola, sanità e welfare. Abbiamo rinviato alla seconda metà del prossimo anno alcune spese soprattutto per i trasporti perché siamo in attesa di risposte da Roma”.
Parole alla luce delle quali Castaldini ha detto di apprezzare la risposta, ma ha ribadito come sul Bilancio regionale pesa un debito di oltre 800 milioni di euro nel settore sanitario. Voglio anche sottolineare come l’ex vicepresidente della Regione Schlein farà una campagna elettorale per le primarie del Pd magnificando quanto fatto in Regione, ma quando è stata vicepresidente assessore al Welfare le Politiche giovanili hanno avuto un calo delle risorse e più in generale le politiche messe in campo da Schlein sono state sbagliate. La mia domanda resta valida: per far fronte alle difficoltà di Bilancio quali servizi vengono tagliati?”.
(Luca Molinari)