La giunta si attivi “affinché l’Ufficio postale di Gazzano di Villa Minozzo (Reggio) torni a essere il prima possibile operativo, in modo che si possa porre fine al più presto a un grave depotenziamento in termini di servizi fondamentali per i residenti e le imprese dell’area geografica dell’Alta Val Dolo”.
Stefania Bondavalli, consigliera della Lista Bonaccini, ha posto il quesito al Question time: “La Regione sta lavorando per invertire il trend demografico negativo, con aiuti a famiglie, giovani e imprese e rendere la montagna un’area attrattiva e pienamente vivibile. Ma questo impegno ha senso se si garantiscono servizi e lavoro”.
La risposta è arrivata dall’assessore alla Montagna, Igor Taruffi, che ha fatto il punto su alcuni interventi della Regione: riduzione Irap, fondi per giovani coppie acquisto casa e altre. “Serve un impegno maggiore della Regione – ha continuato – per sostenere le amministrazioni che si battono per tenere aperti gli uffici. C’è un problema di collegamento. Fra le azioni concrete, c’è il piano che prevede da parte di Open Fiber, entro il 2024, la copertura di tutte le aree bianche e per le aree grigie entro il 2025, con fondi Pnrr. Abbiamo cercato soluzioni alternative, incontrando i gestori delle principali reti telefoniche e con Oper Fiber dobbiamo fare il punto su alcune realtà, dove i servizi sono più in difficoltà. Promuoveremo presto, poi, un incontro con Open Fiber, Poste e Comune di Villa Minozzo. Le Poste sono elementi importanti anche per il tessuto sociale”.
L’Ufficio postale di Gazzano di Villa Minozzo, ha ridotto, nel corso dell’ultimo anno, i giorni di apertura a sole due mattine alla settimana, lunedì e mercoledì, “erogando un servizio che consente di assicurare un servizio appena sufficiente agli utenti dell’Alta Val Dolo, con oggettivi disagi per i residenti e le imprese” sintetizza la consigliera. I cittadini lamentano da mesi le interruzioni della linea telefonica e di trasmissione dati che interessa l’ufficio postale e dal 17 novembre è isolato “dal segnale di banda larga e, di conseguenza, ha sospeso l’attività anche nelle giornate di apertura previste”. Le difficoltà per gli abitanti dell’Alta Val Dolo, tra Reggio Emilia e Modena, sono tante, in particolare per gli anziani. Una situazione che in Appennino, conclude Bondavalli, “rappresenta un ulteriore ostacolo alle politiche e agli sforzi in atto per il rilancio della montagna e, al contempo, causa di ulteriore impoverimento sociale”.
La consigliera si è detta soddisfatta della risposta, sia per l’incontro già svolto sia per quello da programmare, “che conferma impegno della Regione per la montagna, che io continuerò a seguire da vicino”.
(Gianfranco Salvatori)