Imprese lavoro e turismo

Bilancio 2023: risorse per innovazione, agricoltura e commercio

Via libera dalla commissione Politiche economiche alla manovra finanziaria per l’anno prossimo

Attrattività di imprese, ricerca, innovazione tecnologica, politiche per il lavoro, sostegno contro il caro energia, Piano energia, risorse per agricoltura (con una particolare attenzione alla barbabietola), commercio e artigianato.

Questi i punti di forza del Bilancio 2023 per quanto riguarda il settore delle imprese e del lavoro illustrata oggi dall’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla nel corso della commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini che, al termine del dibattito, ha dato il via libera al pacchetto di Bilancio 2023 (bilancio consolidato e collegato) presentato dalla Giunta.

Nel suo complesso la manovra ammonta a 13,3 miliardi di euro, di cui 9 destinati alla sanità (con risorse aggiuntive per compensare i mancati trasferimenti da parte del governo nazionale) e dove si evidenziano, fra le tante voci, i 100 milioni di euro previsti per welfare e servizi ai cittadini e la conferma di tutte le misure anticrisi per nidi, esenzione ticket, trasporto pubblico gratuito per studenti nel tratto casa-scuola e per i pendolari e del Fondo regionale per la non autosufficienza (oltre 500milioni di euro). Gli investimenti aumentano a oltre 2,3 miliardi di euro, di cui più di 1 miliardo solo per il prossimo anno grazie a una forte accelerazione nella spesa dei fondi europei per il triennio 2023-2025. Inoltre, si segnala una quota di cofinanziamenti a carico del bilancio regionale che raggiunge i 373 milioni per attivare misure per quasi due miliardi di euro.

Per quanto riguarda i settori di più stretta competenza della commissione vanno ricordati i 200.000 euro per l’artigianato, i 200.000 euro per la cooperazione, i fondi europei e il relativo cofinanziamento regionale e le risorse destinate a vario titolo al sostegno del Piano energetico regionale.

“Vogliamo garantire la coesione sociale e l’attenzione ai più fragili. Per questo manteniamo l’impegno sul fondo regionale per la non autosufficienza che complessivamente ammonterà a mezzo miliardo di euro, e su tutto il versante della sanità e dei servizi”, spiega la relatrice di maggioranza Lia Montalti (Pd) che fa una dettagliata analisi della parte del Bilancio 2023 relativo al mondo delle imprese. “Stanno uscendo diversi bandi europei dedicati al sostegno alla digitalizzazione delle imprese per 25 mil, al sostegno agli investimenti produttivi per 20 mil, al sostegno ai professionisti per 5 mil, ai progetti di ricerca e Innovazione delle imprese per 25 mil,  alle start-up innovative per 5 mil, all’imprenditoria femminile per 3 mil, allo sviluppo delle comunità energetiche per 2 mil, alla riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati per 30 mil, al supporto all’utilizzo di fonti rinnovabili per 13 mil e bandi per la formazione) a cui se ne aggiungeranno altri che usciranno con l’inizio dell’anno nuovo”, sottolinea Montalti che ricorda come “a queste iniziative sul versante imprese – enti locali – cittadini se ne affiancano ulteriori di cui alcune innovative: il lancio dei Green Bond (Basket Bond) in accordo con Cassa depositi e prestiti rivolto alla platea delle piccole e medie imprese, e l’avvio dei finanziamenti BEI per le strutture turistiche, con abbattimento tassi da parte della Regione, iniziativa fortemente voluta dal settore turismo che avevamo già anticipato l’anno scorso e che finalmente quest’anno prende il via, così come avremo grande attenzione alle politiche energetiche”. Poi ancora: “Nel 2023-2024 saranno altresì realizzati i progetti candidati al finanziamento FUNT parte capitale (per circa 5,2 milioni di euro complessivi ed un finanziamento statale del 50%), i cui focus sono il turismo sostenibile ed il cosiddetto turismo ‘lento’ ed in particolare i prodotti turistici naturalistici, i Borghi storici, i Cammini e le Ciclo-vie, che salvaguardano e valorizzano le unicità territoriali, e -spiega la relatrice di maggioranza- sono confermati i bandi per i contributi alle Proloco ed alle rievocazioni storiche”.

Da segnalare, inoltre, le risorse per il commercio (18 milioni di euro, nel 2023 sarà attivato un primo bando rivolto a supportare le imprese del commercio, dei pubblici esercizi, dei servizi incentivando investimenti per l’ammodernamento e la qualificazione delle strutture, per il miglioramento e l’ampliamento delle attività offerte), l’agricoltura (con l’uso di tutti i fondi europei possibili per assicurare il cofinanziamento al programma che ammonta complessivamente ad oltre 261 milioni di euro) la pesca, la promozione delle eccellenze enogastronomiche della Regione Emilia-Romagna, lo sviluppo degli agriturismi e il controllo della fauna selvatica (7,77 milioni di euro nel triennio 2023-2025).

Bocciatura, invece, da parte del relatore di minoranza Michele Facci (Lega) che ha ribadito come tutta la manovra sia soggetta ai problemi legati al deficit in sanità e come sarebbe giusto che la giunta dicesse quali servizi ha tagliato per reperire le risorse per evitare il default nel settore sanitario. “Come ha ricordato la Corte dei Conti ci sono problemi sulla gestione del Pnrr”, sottolinea Facci che ha osservazioni critiche anche per le scelte fatte per l’agricoltura (“E’ un settore di grande importanza, la Regione deve migliorare la propria attività a supporto di questa attività”) e la gestione della fauna selvatica (“La Regione è in ritardo nel capire i bisogni del mondo agricolo: è inutile aumentare i fondi per i risarcimenti quando non si fa nulla per risolvere il problema all’origine”). Facci ha anche ricordato i possibili problemi derivanti dalla legge sull’attrattività promossa dall’assessore Vincenzo Colla (“No a aziende che arrivano prendono i finanziamenti e vanno via senza lasciare niente sul territorio”), l’assenza di vere scelte per il settore del turismo invernale, in particolare gli impianti sciistici, e ha sollevato più di un subbio anche su alcune norme previste dal collegato, in particolare su quella che permette ai Comuni di istituire aree sosta per i turisti.

Proprio su questo tema è intervenuto Stefano Bargi (Lega) per il quale “le norme proposte sulle aree sosta per il turismo rischia di lasciare troppa discrezionalità ai Comuni anche perché manca un atlante storico su cui basarsi come dimostrato dalla vicenda di via Vandelli a Modena”.

La commissione ha dato parere favorevole anche alla Nota di aggiornamento del Defr. “L’aggiornamento del Defr è frutto della situazione contingente in modo da permettere all’amministrazione regionale di operare: siamo molto preoccupati per l’aumento dell’inflazione, ma nonostante questo la Regione vuole proseguire con investimenti al fine di creare lavoro. Gli investimenti fanno registrare un aumento di 2 miliardi di euro”, spiega la relatrice di maggioranza del Defr Marilena Pillati (Pd), mentre per la relatrice di minoranza Maura Catellani (Lega) si tratta di “un Defr molto ridotto rispetto a quello dell’anno scorso in cui mancano molti temi emersi nel corso dell’anno. Su commercio e turismo non c’è nulla di nuovo”.

(Luca Molinari)

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