Controllo preventivo anticormorani lungo il fiume Reno e negli altri bacini idrici regionali.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “in Emilia-Romagna, l’eccesivo proliferare dei cormorano nei bacini idrici regionali, sia di natura pubblica che di natura privata e lungo i corsi d’acqua che attraversano il territorio emiliano-romagnolo, sta determinando nel corso di questi ultimi anni, una perdita sempre più rilevante di pesce a disposizione delle aziende ittiche lacustri e dei pescatori che praticano questo sport, con passione e rispetto per l’ambiente”.
Evangelisti sottolinea anche che “in III e IV Commissioni dell’Assemblea Legislativa fu affrontata, a suo tempo, la questione della presenza eccessiva dei cormorani, attualmente si contano seimila esemplari, divenuti oramai una specie stanziale che annualmente nidifica sulle rive del fiume Reno: in quella occasione di confronto, è emerso anche da parte dell’Assessorato alla Salute l’avvio di uno studio sperimentale in sede Asl per la raccolta dei dati relativi alla presenza di questi volatili in Emilia-Romagna da inviare ad ISPRA”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se intenda prendere in considerazione la possibilità di avviare l’iter per autorizzare il controllo selettivo del Cormorano presso il fiume Reno e negli altri bacini idrici regionali, ai sensi della normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente in materia”.
(Luca Molinari)