Con un’interrogazione Silvia Zamboni (Europa verde) sollecita l’esecutivo regionale rispetto alla fruizione effettiva della rete escursionistica regionale.
In particolare, la consigliera, sull’attuazione della legge regionale in materia approvata nel 2013, chiede chiarimenti riguardo al funzionamento del coordinamento tecnico centrale, della conferenza regionale e delle consulte territoriali nonché rispetto all’aggiornamento del catasto della stessa rete sentieristica.
Zamboni spiega poi che le associazioni ambientaliste del reggiano hanno sollecitato un confronto tra le amministrazioni locali e la Regione Emilia-Romagna sulle modalità di utilizzo della rete escursionistica, chiedendo, anche, l’aggiornamento della normativa regionale, ed evidenziando, in particolare, problemi collegati alla sicurezza di questi percorsi – in particolare se aperti a mezzi motorizzati, ma anche alle mountain bike, a partire da quelle a pedalata assistita – e rispetto alla tutela dell’ambiente, a partire dalla fauna selvatica. Per questi motivi sollecitano forme di autoregolamentazione fra i diversi fruitori di queste tratte.
La consigliera rimarca, poi, che con l’approvazione, a ottobre 2021, di un decreto ministeriale, la viabilità forestale e silvo-pastorale è vietata al transito ordinario e non è soggetta alle disposizioni discendenti dal codice della strada, ma compete alle amministrazioni regionali disciplinarne le modalità di utilizzo, gestione e fruizione tenendo conto delle necessità collegate all’ambiente. “Le disposizioni contenute nel decreto – conclude la capogruppo – indicano chiaramente il divieto di utilizzo della rete escursionistica da parte dei mezzi motorizzati, almeno laddove il sentiero attraversa aree boscate”.
(Cristian Casali)