Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): “Detenzione dei cani, mancano disposizioni specifiche”

“Non ancora adeguata la legge regionale del 2005. Interessi della lobby dei cacciatori che non accettano le regole sul benessere animale come quelle imposte alle strutture pubbliche”

La giunta emani “disposizioni specifiche per la detenzione di cani da parte dei privati affinché questi animali siano detenuti in condizioni di benessere e custoditi in spazi adeguati e degni di un paese civile”.

La richiesta è di Giulia Gibertoni, capogruppo del Gruppo Misto, la quale, in un’interrogazione chiede di applicare le legge regionale 5 del 2005 “Norme a tutela del benessere animale”.

Secondo la consigliera a tutt’oggi “non risulta che la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna abbia adempiuto al disposto di cui all’art. 4, comma 2 bis della legge regionale 17 febbraio 2005 n. 5 con l’emanazione di disposizioni specifiche per la detenzione dei cani da parte di privati”. Lo scopo della norma, ricorda Gibertoni, è quello di detenere i cani in condizioni di benessere e in spazi adeguati e l’assessore alla Salute, rispondendo a un’interrogazione nel 2015, aveva dichiarato che era “volontà di questo assessorato superare la fase di stallo e giungere all’emanazione del provvedimento in tempi rapidi”.

Giulia Gibertoni conclude affermando che la mancata emanazione dei criteri per la detenzione dei cani “è dovuta agli interessi della lobby dei cacciatori, non disponibili ad accettare regole e tipologie pari a quelle imposte alle strutture pubbliche di ricovero e custodia di cani”.

(Gianfranco Salvatori)

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