Risorse e politiche regionali per contribuire ad attrattività, innovazione e competitività del sistema dell’Emilia-Romagna.
È quanto prevede il progetto di legge proposto dalla giunta presentato oggi dagli assessori Vincenzo Colla e Paola Salomoni nel corso della commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.
“Questa legge per noi ha un valore identitario”, spiega Colla, per il quale “viviamo un’epoca di cambiamento molto importante, un cambiamento che è una sferzata verso quanto vissuto fino ad ora. Viviamo in un’Europa che fa transizione ecologica e investimenti sui giovani. In Emilia-Romagna abbiamo una bella legge sull’attrattività delle imprese che ha dato eccellenti risultati, ma non basta: non possiamo chiedere alle imprese da sole di attrarre talenti, serve una legge come questa”. Colla è stato chiaro anche sulla necessità di affrontare i temi delle natalità e della demografia oltre che quelli dell’immigrazione e dell’integrazione.
A sostegno della legge anche l’assessora Salomoni, che ha citato i dati relativi alla demografia sottolineando come nel 2020 l’Emilia-Romagna abbia confermato di essere fortemente attrattiva verso gli altri giovani italiani, ma anche verso giovani provenienti dall’estero: un fenomeno che riguarda sia chi ha basso titolo di studio sia chi ha titolo di studio elevato e che fa dell’Emilia-Romagna la seconda regione italiana dopo la Lombardia per attrattività. Da segnalare, invece, come sia consistente il numero di emiliano-romagnoli che vanno all’estero.
Dal canto suo la presidente Rontini ha parlato di “un progetto di legge strategico”.
Il progetto di legge vuole promuovere l’attrazione, la permanenza e la valorizzazione di talenti a elevata specializzazione, anche in applicazione di principi generali quali la piena parità di genere nell’accesso a servizi e interventi previsti dalla stessa legge, e per fare questo sono previsti parametri per una definizione generale dei talenti a elevata specializzazione che vengono riferiti a soggetti che abbiano maturato (o che stiano maturando) conoscenze ed esperienze di particolare rilevanza in ambiti della ricerca e dell’innovazione, con particolare riferimento a quelli previsti dalla Strategia regionale di specializzazione intelligente.
L’attrazione, la permanenza e la valorizzazione di talenti a elevata specializzazione è innanzitutto da perseguire attraverso il sostegno allo sviluppo del sistema territoriale regionale. Pertanto, la legge prevede accordi di collaborazione e di partenariato con altre regioni nonché con istituzioni europee, e internazionali, finalizzati allo sviluppo economico, sociale, culturale e scientifico della regione, favorisce il sostegno a iniziative promosse da città, altri enti locali, università, centri di ricerca nonché la partecipazione a reti e network europei per accrescere le opportunità di attrazione della nostra Regione.
Allo stesso tempo si attuano processi di attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti che comprendono il sostegno agli interventi portati avanti da Università, Centri di Ricerca e altri protagonisti dell’Ecosistema regionale dell’innovazione. La Regione intende sostenere Università, centri di ricerca e altri soggetti dell’ecosistema regionale dell’innovazione nell’offerta di assegni, contratti e dottorati di ricerca che prevedano percorsi di mobilità internazionale e di attrazione di talenti a elevata specializzazione, nella partecipazione ad iniziative direttamente promosse da enti europei per la ricerca o da programmi europei (quali le azioni Marie Skłodowska-Curie) che consentano l’attrazione di ricercatori e dottorandi nel contesto regionale.
Grande attenzione anche alle strategie di internazionalizzazione dell’offerta accademica, in particolare connessa con gli ambiti della Strategia regionale di specializzazione intelligente, anche mediante particolari interventi quali il riconoscimento di doppi titoli universitari o di titoli già riconosciuti a livello internazionale nonché servizi per l’orientamento, l’accoglienza e la residenzialità dei talenti e servizi di accompagnamento al lavoro nel territorio regionale, anche facendo ricorso a servizi della rete europea EURAXESS.
Il progetto di legge prevede l’istituzione di un Comitato regionale per l’attrazione dei talenti da istituirsi con atto della giunta. Si prevede che la partecipazione del Comitato regionale sia ampliata a organizzazioni imprenditoriali e sindacali, organizzazioni del mondo delle professioni firmatarie del Patto per il lavoro e per il clima della Regione Emilia-Romagna, enti locali, Università, Fondazione per la formazione universitaria e orientamento professionale, Associazione scuola politecnica degli Istituti tecnici superiori Emilia-Romagna e altri soggetti dell’ecosistema regionale della ricerca, innovazione, istruzione e formazione. Inoltre, viene istituito un Osservatorio regionale sui talenti a cura della Regione.
(Luca Molinari)