La decisione dell’Irlanda di adottare un sistema di etichettatura delle bottiglie di vino sui rischi sanitari che non distingue tra l’uso e l’abuso di alcol è irregolare: si agisca per salvaguardare le produzioni vitivinicole italiane ed emiliano-romagnole.
A chiederlo è una risoluzione del Partito democratico a firma di Palma Costi (prima firmataria), Marilena Pillati, Roberta Mori, Gianluigi Molinari, Nadia Rossi, Luca Sabattini, Matteo Daffada’, Marcella Zappaterra, Andrea Costa, Massimo Bulbi, Manuela Rontini, Marco Fabbri, Stefano Caliandro, Gianni Bessi, Ottavia Soncini, Francesca Marchetti e Francesca Maletti.
“L’Irlanda di recente ha ricevuto il formale via libera dell’Ue per procedere all’adozione di etichette che informino dei rischi per la salute connessi al consumo di alcol sulle bottiglie di alcolici, tra i quali rientra anche il vino: la nuova regolamentazione che vuole introdurre l’Irlanda crea una forte spaccatura del mercato unico europeo, mettendo a serio rischio il funzionamento del mercato unico europeo, e di fatto la nuova regolamentazione, se dovesse entrare in vigore, legittimerà etichettature differenti sui prodotti da un Paese Ue all’altro, mettendo in pericolo l’armonizzazione della legislazione dell’UE e compromettendo la libera circolazione delle merci nel mercato interno”, spiegano i democratici.
Da qui la risoluzione per impegnare la giunta “ad attivarsi in primo luogo con il Governo e con la Commissione Europea, anche
attraverso i Parlamentari Europei di riferimento della nostra Regione, per far valere ragioni oggettive sull’inopportunità di questa decisione dell’Irlanda e per arginare altre possibili azioni di altri Paesi, che introducano disinformazione ai cittadini e di conseguenza logiche di concorrenza sleale che potrebbero generarsi, con l’obiettivo di salvaguardare le produzioni vitivinicole italiane e della nostra Regione”.
(Luca Molinari)