“Quali risposte intende dare la Giunta alle difficoltà e alle esigenze evidenziate dalle Associazioni che rappresentano i malati di SLA e se, nello specifico, intenda assicurare la prosecuzione del Programma SLA atassia, amiloidosi, miastenia, assicurando la continuità dei servizi ad esso correlati anche per le patologie neurologiche rare e neuro immuni”.
Così la capogruppo del M5S Silvia Piccinini che con un’interrogazione porta a conoscenza le preoccupazioni che le associazioni di malati stanno registrando per la decisione dell’Ausl di Bologna “di chiudere il programma SLA gestito per anni dall’IRCCS delle neuroscienze di Bologna, con conseguente ridistribuzione dei pazienti presso altri centri dello stesso Istituto”.
Piccinini, rimarca come siano “numerosi i pazienti hanno, nel tempo, scelto proprio questo “Programma”, ritenendolo il più
adeguato a seguire le loro specifiche esigenze di cura, evitando, quindi di doversi rivolgersi ad altre strutture della regione o addirittura esterne; processo che ora invece rischia di essere accentuato, sulla base della segnalazione delle associazioni, in particolare per l’Atassia e la SLA”.
Facendo presente come i rappresentanti dei malati di Sla “definiscono il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per i cittadini malati di SLA della provincia di Bologna come un “fiore all’occhiello dell’azienda, primo nel suo genere nel paese”, chiede il motivo della decisione di chiusura e auspica la continuità dei servizi anche per le patologie neurologiche rare e neuro immuni.
(Luca Boccaletti)