“Innalzare il tempo minimo di visita garantito ai degenti”. Con questa richiesta la capogruppo di Forza Italia Valentina Castaldini sollecita un intervento della giunta regionale sulle direzioni delle aziende sanitarie e delle strutture sanitarie regionali “perché la stessa ricerca scientifica ha stabilito con chiarezza che la presenza dei familiari è un punto fondamentale della cura”.
La consigliera, ricordando le limitazioni per l’accesso alle strutture sanitarie per parenti, visitatori e caregiver introdotte progressivamente a partire dal febbraio 2020, sottolinea anche il relativo allentamento di tali misure come testimoniato anche dalla Legge del 18/02/2022 n. 11 in cui si specificava che i direttori sanitari potevano “adottare misure precauzionali più restrittive in relazione allo specifico contesto epidemiologico, garantendo un accesso minimo giornaliero non inferiore a quarantacinque minuti”.
Facendo notare come anche l’Emilia-Romagna si sia adeguata all’allentamento delle misure restrittive, Castaldini denuncia come “in numerosissimi reparti di degenza sono tuttora permesse visite a degenti solamente per 45 minuti al giorno ed è stato, inoltre, arbitrariamente imposto il numero di persone autorizzate all’accesso durante tutta la degenza in una o due persone, anche in caso di pazienti non Covid. Una situazione inaccettabile per cui è necessario un intervento per ripristinare un livello minimo di umanità”.
In fase di risposta, l’assessore alla Sanità Raffaele Donini ha concordato sull’importanza del contatto con parenti e amici per chi è nella condizione di degente. “Più volte ho sollevato il problema -continua Donini- e proprio domani ho convocato la cabina di regia Covid per produrre linee di indirizzo comuni e omogenee per tutta la regione che prevedano anche, ove possibile, l’estensione dell’orario di visita e cura dei parenti ai propri cari ricoverati”.
Castaldini si è detta soddisfatta delle risposte ottenute “anche se si poteva affrontare il problema con maggiore celerità”.
(Luca Boccaletti)