“Un atto che rappresenta l’ultimo miglio di un percorso avviato nella scorsa legislatura regionale per un’operazione in cui tutti gli interessati vincono”. Così Luca Sabattini (Pd) nell’introdurre la discussione su un atto che pochi giorni fa aveva incassato il via libera della Commissione territorio, ambiente e mobilità.
“In pratica -prosegue Sabattini- questo nuovo atto sospende l’adeguamento Istat all’inizio della procedura di trasformazione e, cosa ben più importante, porta la Regione a destinare ai vari Comuni con immobili interessati da questo iter il contributo dovuto con il passaggio da proprietà indivisa a divisa. Facendo così gli appartamenti o immobili abitati da persone che non possono permettersi di passare a proprietà piena, potranno essere acquistati dagli stessi Comuni che poi li andranno a mettere a disposizione del patrimonio comune”.
Sensibilmente più critica la posizione di Michele Facci (Lega). “Nel merito questa delibera -dettaglia il leghista- vuole agevolare le persone rispetto agli alloggi che abitano e che sono finiti in procedure concorsuali, non potendo pertanto essere acquistati. Viene, però, spontaneo chiedersi perché aspettare sei anni prima di compiere quest’ultimo passaggio”. Per Facci il giudizio di merito generale sul provvedimento è positivo, “meno positivo e condivisibile è invece il meccanismo di calcolo per il contributo in restituzione per l’acquisto da parte dei Comuni della parte invenduta che, così come è formulato, pare molto rigido”.
(Luca Boccaletti)