Imprese lavoro e turismo

No a richiesta Lega di Albo per le botteghe storiche

Respinta dall’Assemblea legislativa la proposta di istituire un Albo delle botteghe tradizionali e stanziare incentivi per le attività artigianali. Rontini (Pd): “C’è già una legge regionale per valorizzare già esercizi storici”. Cuoghi (Fdi): “Sostenere l’artigianato significa portare l’Italia nel mondo”

L’Assemblea legislativa respinge la risoluzione della Lega (prima firma Fabio Bergamini) finalizzata all’istituzione di un Albo delle “Botteghe che promuovono le tradizioni” e al sostegno degli enti locali attraverso sgravi economici per le attività commerciali e artigianali che contribuiscono a promuovere i territori.

“Difendere le tradizioni -ha spiegato Bergamini- significa anche difendere un settore economico importantissimo e creare valore attraverso le botteghe locali che animano piccoli borghi e le strade delle nostre città con prodotti che non troverebbero spazio nei grandi supermercati. Questi negozi tutelano la vita delle comunità locali anche con produzioni caratteristiche e incontrano le nuove esigenze dei consumatori che ora preferiscono il gusto anziché l’omologazione. Dobbiamo anche considerare le difficoltà con cui le piccole realtà devono fare i conti come i costi dell’energia. Elargire risorse una tantum ma non basta. Incentivare con l’istituzione di un Albo la diffusione delle botteghe, significa dare nuove opportunità a chi ha scelto di mettersi in gioco e investire sulla promozione delle tradizioni e delle eccellenze locali. Significa anche scongiurare che spariscano certe professionalità”.

Manuela Rontini (Partito democratico) ha ricordato: “L’adozione di provvedimenti specifici per la valorizzazione delle attività commerciali con valore storico c’è già nella legge regionale 5 del 2008. In questa risoluzione mancano elementi di oggettività sui requisiti necessari per iscriversi all’Albo e godere degli eventuali sgravi. Nei prossimi mesi ci sarà l’opportunità di tornare su un tema, il commercio, che negli ultimi anni ha subito tante modifiche rispetto all’avvento della grande distribuzione e del commercio on-line. Saremo chiamati tutti assieme a capire come promuovere in maniera diversa il commercio di prossimità e nei nostri centri storici. Servono nuovi e più efficaci strumenti per sostenere l’economia locale”.

Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) ha aggiunto: “Condividiamo questa risoluzione: promuovere le botteghe e parlare di tradizioni significa andare a braccetto con la produzione artigianale. L’artigianato ha fatto grande questa nazione e questa regione. Da qui sono partiti piccoli laboratori diventati sempre più importanti e affermati nel resto del mondo, per cui tornare a valorizzare la tradizione locale significa anche portare un pezzo di Italia nel mondo. Crediamo sia importante adottare un albo o uno strumento che rappresenti un incentivo a chi vuole introdurre nel proprio esercizio una promozione delle tradizioni locali”.

(Lucia Paci)

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