La Regione solleciti il direttore sanitario dell’Ausl di Piacenza “affinché decida di aumentare l’orario di visite ai pazienti nei reparti ospedalieri, permettendo in primis ai mariti e/o compagni delle puerpere di poterle assistere per un numero di ore congruo, dall’inizio del travaglio al momento della dimissione dall’ospedale”.
Lo chiede in un’interrogazione la consigliera Valentina Stragliati (Lega), che raccoglie l’appello di una gestante piacentina che ha riportato l’attenzione sulla tragedia avvenuta pochi giorni fa nel reparto maternità dell’ospedale Pertini di Roma, confidando: «Da neo mamma mi sentirei più sicura e a mio agio con mio marito accanto». Secondo Stragliati “le mamme rivendicano il diritto ad avere un accompagnatore giorno e notte in nosocomio che possa aiutarle dall’inizio del travaglio al momento della dimissione dall’ospedale così da potersi riposare qualche ora e riprendersi dal parto”.
La consigliera chiede alla giunta di attivarsi presso l’Ausl di Piacenza. “Per le mamme – sottolinea la leghista – la nascita di un figlio è un momento bellissimo ma anche molto delicato. È dunque fondamentale garantire ai neo papà di poter stare in reparto con il neonato e con la neo mamma per un numero di ore adeguato. Un’ora di visita al giorno è veramente troppo poco, pertanto risulta di buon senso la richiesta di ampliare l’orario di visita osservando le dovute precauzioni del caso”. Valentina Stragliati sottolinea di non voler dubitare della “professionalità delle ostetriche sempre pronte ad assistere le madri, ma avere l’aiuto costante di un familiare in stanza rappresenta una sicurezza importante”.
La consigliera, infine ricorda che dal 28 gennaio l’Ausl piacentina “prolungherà gli orari di visita da parte dei padri a tre ore al giorno, salvo diverse valutazioni di necessità” mentre gli altri parenti potranno rimanere un’ora.
(Gianfranco Salvatori)