Per quale motivo è stato demolito un edificio “che sorgeva lungo la sponda sinistra del canale Navile nei pressi della frazione Ponticelli del comune di Malalbergo?”
La domanda viene posta da Silvia Piccinini (M5s) in un’interrogazione in cui si fa presente che quella costruzione era “una Casa di Manovra del Genio Civile e rappresentava una testimonianza del patrimonio di strutture e opere che hanno segnato nel tempo il nostro territorio e accompagnato il lungo e fondamentale processo di bonifica e di realizzazione di una vasta rete irrigua, lungo la quale sono situati anche i vicini resti dell’antico Molino Ca’ Gioiosa”.
Sottolineando come l’Agenzia del Demanio e l’Anas “hanno siglato accordi con i ministeri competenti per le Infrastrutture e per i Beni e le Attività culturali con l’obiettivo di favorire la riqualificazione e il riuso di immobili pubblici, quali, per esempio, le case cantoniere o le case di guardia o di manovra dell’ex Genio civile”, Piccinini richiama anche le determinazioni della stessa Assemblea legislativa per la qualificazione e il riutilizzo delle così dette “case del genio civile”.
Stante la situazione, la capogruppo chiede alla giunta quale fosse la proprietà dell’edificio al momento della sua demolizione, “se tale operazione rientri nell’ambito della realizzazione di un discusso polo logistico nei pressi dell’area indicata e se esista un elenco dei beni appartenenti al demanio dello Stato o di Agenzie, Enti, Aziende statali, non utilizzati, dismessi e, in via potenziale, utilizzabili al fine di una valorizzazione del territorio”.
In aggiunta ai quesiti principali, poi, la capogruppo conclude il suo atto ispettivo per capire se l’esecutivo regionale “intenda valorizzare attraverso accordi con gli Enti proprietari il patrimonio richiamato al fine della sua fruibilità, anche in chiave turistica”.
(Luca Boccaletti)