“Istituire, come già fatto in altre regioni, il Registro regionale tumori animali”.
A chiederlo, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, è Giulia Gibertoni (gruppo Misto).
Il Registro regionale tumori animali, spiega la consigliera, “avrà la finalità di rilevare e permettere l’elaborazione dei dati relativi alle patologie neoplastiche negli animali, per poterli confrontare con i dati disponibili per la popolazione umana, a partire da quella residente nelle stesse aree, e permettere così studi comparativi sul comportamento dei tumori spontanei, nonché, sull’eventuale ruolo giocato da fattori di rischio ambientale nel determinare i tumori stessi nonché per rilevare elementi utili per la prevenzione di neoplasie che colpiscono anche gli umani. La valutazione dell’andamento epidemiologico dei tumori negli animali è, quindi, importante sia per la tutela della salute animale sia per analizzare l’impatto in medicina umana di fattori di rischio oncologico, soprattutto di tipo ambientale (gli animali che vivono a stretto contatto con l’uomo, soprattutto cani e gatti, condividono gli stessi fattori di rischio ambientali, essendo poi caratterizzati da un ciclo vitale più breve rispetto all’uomo possono costituire un sistema biologico di allarme precoce (animali sentinelle)”.
Nell’atto si legge che “sono ormai tanti i progetti, in diverse regioni italiane (Lazio, Toscana, Veneto, Campania, Abruzzo, Marche e Liguria), che prevedono la costituzione di un database strutturato”.
Per la riuscita della realizzazione di questo registro, conclude Giulia Gibertoni, “è fondamentale il ruolo di tutti gli attori coinvolti nel sistema, a partire dai medici veterinari, e altrettanto importante, per realizzare un approccio del tipo ‘One Healh’ alla lotta alle malattie oncologiche, è la sinergia tra i registri tumori umani e animali”.
(Cristian Casali)