Governo locale e legalità

Inchiesta Aipo. Piccinini (M5s) sollecita chiarezza su ruolo attuale direttore nel progetto diga di Vetto

La consigliera chiede l’intervento dell’esecutivo regionale “per garantire operatività, affidabilità e trasparenza all’azione dell’Aipo”

Interrogazione targata Movimento 5 stelle, a firma della capogruppo Silvia Piccinini, sulle accuse, collegate a un’indagine attualmente in corso, “di corruzione e peculato per l’attuale direttore dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo) e di un altro dirigente dello stesso istituto”.

Situazioni, precisa la consigliera, “che potrebbe avere importanti conseguenza sull’investimento collegato al ripristino ambientale di aree del fiume Po, progetto che vede coinvolta la stessa Aipo”.

“Il Comitato di Indirizzo dell’Aipo (costituito dagli assessori delle quattro Regioni costitutive) ha deciso, all’unanimità, di chiedere al direttore dell’Agenzia le dimissioni dall’incarico, ma lo stesso direttore avrebbe proposto una sospensione dal servizio (a partire dal 6 febbraio 2023)”.

Per Piccinini “è necessario garantire piena operatività all’Aipo e assicurare le condizioni perché si possa riporre piena fiducia nel suo lavoro, ma la richiesta di sospensione avanzata dal direttore non va in questa direzione”.

Inoltre, aggiunge la consigliera, “l’attuale direttore di Aipo fino a pochi mesi va ricopriva il ruolo di segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (Adbpo), istituto che ha redatto lo studio alla base dell’ipotesi di realizzazione di un invaso nell’area collinare della Val d’Enza (la cosiddetta diga di Vetto)”. È, quindi, necessario, prosegue, “fugare ogni dubbio in ordine alle procedure alla base del progetto della diga di Vetto, in considerazione del ruolo che ha rivestito l’attuale direttore dell’Aipo”.

Piccinini chiede, quindi, l’intervento dell’esecutivo regionale “per garantire operatività, affidabilità e trasparenza all’azione dell’Aipo”. Sul tema diga di Vetto vuole poi sapere dalla stessa giunta “se ritenga di sospendere gli studi e ogni altra attività inerente alla diga per verificare la regolarità della procedura, che ha visto direttamente coinvolto anche l’attuate direttore Aipo, ora sotto inchiesta”.

(Cristian Casali)

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