Intervenire affinché venga attivato il decreto per le “Eccezionali temperature” e per garantire, ai coltivatori danneggiati da temperature elevate e siccità, la possibilità di presentare ambedue le domande, per ottenere un indennizzo più conveniente, con la possibilità di ritirare il meno favorevole, qualora si confermi l’incompatibilità tra le due richieste. È quanto chiede con un’interrogazione Marcella Zappaterra (Partito democratico).
“L’intero territorio dell’Emilia-Romagna -ha ricordato la consigliera- oltre alla siccità, è stato interessato dal prolungarsi di temperature eccezionali tra i 32 e i 35, per un prolungato periodo, che va dal 1° giugno al 30 agosto 2022, con danni notevoli al sistema produttivo agricolo. Fornire aiuti all’agricoltura colpita da siccità e alte temperature è importante per garantire la stabilità economica delle aziende agricole, tenuto conto del contesto caratterizzato dall’incremento vertiginoso dei prezzi dell’energia, dei costi delle sementi, dei fertilizzanti, dei macchinari. Incrementi che hanno notevolmente ridotto i margini di profitto degli agricoltori, oltre i livelli accettabili, in molti casi, azzerando totalmente la redditività delle aziende”.
“I fondi nazionali per gli indennizzi per la siccità -ha poi evidenziato Zappaterra- si prevede che non saranno sufficiente a coprire i danni, tenuto conto che concorrono con l’Emilia-Romagna molte altre Regioni nella ripartizione dei fondi. Inoltre, sembra che le domande per poter accedere agli indennizzi per la siccità non siano compatibili con l’eventuale domanda per indennizzi dovuti alle alte temperature. In questo modo si andrebbe incontro a difficoltà per i coltivatori nell’ottenere il supporto di cui hanno bisogno. La situazione richiede una tempestiva attivazione delle procedure da parte degli uffici competenti della Regione”.
(Lucia Paci)