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Edilizia: come interverrà la Regione per sbloccare i bonus?

Quattro distinte interrogazioni dei consiglieri Mastacchi, Pigoni, Piccinini e Molinari sottolineano come il sistema dei bonus sia attualmente bloccato e chiedono interventi per sbloccare questo fondamentale settore

“Come intende intervenire la Regione per dare un aiuto concreto a cittadini e imprese per continuare ad accedere al Superbonus 110% per l’efficientamento energetico degli immobili a fronte delle difficoltà di ottenere la cessione del credito emerse negli ultimi mesi?”

A interrogare la Giunta con diverse sfumature sulle facilitazioni per la ristrutturazione degli immobili, sono quattro question time a firma Marco Mastacchi (Rete Civica), Giulia Pigoni (Lista Bonaccini), Silvia Piccinini (M5S) e Gian Luigi Molinari (Pd) che, nel profilare la riforma dell’istituto con l’ipotesi per Regioni, Province e Comuni di acquistare direttamente i crediti fiscali, sottolineano come siano oltre cinque i miliardi di crediti fermi nei cassetti fiscali degli istituti di credito. Con il blocco attuato dalle banche che non accettano più crediti d’imposta avendo finito la disponibilità finanziaria per compensarli con le proprie imposte, si sottolinea come questa situazione abbia favorito l’ingresso sul mercato di soggetti diversi dagli intermediari finanziari e disponibili all’acquisto a condizioni particolarmente penalizzanti, facendo nascere una vera e propria speculazione ai danni della filiera delle costruzioni. A fronte di questa situazione si sollecita un intervento diretto della Regione che potrebbe utilizzare tali crediti per compensare il proprio bilancio fiscale.

L’Assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale e Rapporti con Ue Paolo Calvano, in fase di risposta ha confermato come il tema sia a conoscenza dell’esecutivo regionale e sia fonte di preoccupazione sia economica che sociale. L’Assessore al Bilancio ha poi confermato come “sia allo studio un possibile coinvolgimento della Regione per l’acquisizione dei crediti fiscali dalle banche, ma vi sono diverse criticità da affrontare che vanno dalla reale solvibilità dei crediti alla possibile speculazione che si potrebbe innescare dal momento che i crediti vengono acquistati con offerte inferiori al loro valore nominale e questo passaggio potrebbe essere non consono ad una pubblica amministrazione quale è la Regione”. In attesa di “un necessario approfondimento legislativo da parte del Governo -ha poi concluso Calvano- è stato convocato un tavolo con istituti di credito e imprese edili per cercare di evitare impatti negativi al settore ma, più in generale, a tutto il sistema economico e sociale della nostra Regione”.

Assenso generale alle parole dell’Assessore regionale da parte di tutti gli interroganti che chiedono alla regione di muoversi con la massima celerità. Mastacchi esorta a “non confondere i crediti derivanti dai vari tipi di bonus”, mentre Pigoni sottolinea la “necessità di uno specifico intervento da parte del Governo”. Piccinini, esterna la sua preoccupazione perchè vede “alcune Regioni muoversi in maniera molto decisa e non vorrebbe che l’Emilia-Romagna arrivasse in ritardo nella gestione del problema”. Molinari, infine, mette in guardia sul sistema dell’acquisizione “che sta virando decisamente verso la speculazione più selvaggia con crediti ritirati al 40-50% del proprio valore nominale”.

(Luca Boccaletti)

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