In Emilia-Romagna ci sono 1.276 scuole da connettere alla Banda ultra larga nonostante il termine ultimo previsto fosse il 2022. Perché l’Emilia-Romagna, a livello italiano, presenta dati fra i peggiori riguardo alla percentuale di scuole connesse?
A chiederlo, in un’interpellanza, è Valentina Castaldini (Forza Italia) che ricorda come “nel portale regionale all’interno della pagina ‘Elenco e mappa delle scuole connesse entro il 2022’ è possibile eseguire il download dell’elenco delle scuole del territorio regionale in via di connessione entro il 2022, aggiornato al 10 novembre 2022, all’interno del quale si evince che sono 1.776 i plessi per i quali era stata prevista la connessione nel 2021 e 2022: con Delibera di Giunta 2021 del 21 novembre 2022 è stato preso atto dell’attivazione solamente di 325 scuole nel 2021 e di 177 scuole nel 2022 ed è stato aggiornato il cronoprogramma rimandando l’attivazione al 2023 e 2024”.
La risposta è arrivata dall’assessora all’Istruzione, Paola Salomoni: “La fotografia è relativa al piano scuola 1 e non considera che il sistema regionale conta già 1.200 scuole collegate, che oggi sono il 61,4% di quelle censite. La scelta di procedere ‘in house’ comporta di collegare il 100% degli istituti censiti. C’è poi un altro approccio che prevede un accordo diretto con gli operatori, ma solo per il 75%. L’Emilia-Romagna ha a budget il 100%, anche se non ancora raggiunto. Oggi 700 istituti sono connessi con Lepida: 2/3 sono completati, 1/3 in fase avanzata o in fase di completamento. Contiamo di completare il collegamento a inizio anno scolastico. Ci sono poi altre 760 scuole che dipendono dagli operatori, alcuni non sono in grado di darci la fibra. C’è un ritardo a causa di guerra, rincaro dei materiali ed energia. Ma per Lepida i ritardi sono in fase di riduzione. Abbiamo chiesto una revisione dell’accordo e la Regione monitora e insiste”.
La consigliera Castaldini si è detta insoddisfatta “anche perché non c’è stata risposta sulle scuole paritarie. Il ritardo deve obbligare a terminare i lavori quando comincia l’anno scolastico e non rimandare oltre il 2023”. La capogruppo ha sottolineato come “nel portale “Progetto Scuola” del ministero delle Imprese e del Made in Italy è presente il ‘cruscotto’ Scuole attraverso il quale è possibile monitorare lo stato di avanzamento della connessione delle scuole per ogni regione. Dai dati presenti a novembre 2020 si evince che: a livello nazionale il 51,9% delle scuole è connesso; la regione più virtuosa è la Puglia, con il 75,6% di scuole connesse, 1.405 su 1.884, mentre l’Emilia-Romagna è fra le regioni con più scuole da connettere, con solamente il 37,1% delle scuole connesse”. La Regione ha deciso di connettere solo Ifp e Its, ha aggiunto la consigliera.
(Gianfranco Salvatori)