Escludere dai divieti, a causa delle crisi idrica, “le irrigazioni di soccorso nei primi anni di sviluppo delle alberature messe a dimora nell’anno corrente o nei 5 anni immediatamente precedenti, al fine di salvaguardare tali alberature”.
L’invito alla Regione è di Giulia Gibertoni, capogruppo del Gruppo Misto, in una interrogazione. La consigliera ricorda che le ordinanze comunali del 2022, relative alla limitazione dell’uso di acqua – e sulla base di un decreto del presidente della giunta – prevedevano “il divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extradomestico ed in particolare per l’innaffiamento di orti, giardini e lavaggio automezzi nella fascia oraria compresa tra le ore 8:00 e le ore 21:00”. Un divieto che, prosegue Gibertoni, che “spesso ha comportato l’interruzione delle irrigazioni di soccorso nei primi anni di sviluppo delle alberature messe a dimora nell’anno corrente o in quelli immediatamente precedenti”.
Dopo il 2022, ricorda l’interrogazione, anche il 2023 si sta caratterizzando come un anno siccitoso. Sul territorio regionale, conclude la capogruppo, ogni anno vengono messi a dimore migliaia di alberi e nei bandi sono ammessi anche i costi per gli impianti di distribuzione dell’acqua per le irrigazioni di soccorso nei primi anni. A supporto, ci sono la legge del 1992 che prevede un albero per ogni neonato e la Regione ha avviato il progetto “Mettiamo radici per il futuro” che da 2020 al 2022 “ha visto la distribuzione gratuita di 1 milione e 274mila alberi (oltre ad uno specifico avviso dedicato alla forestazione in aree di proprietà di aziende”.
(Gianfranco Salvatori)