Superare la modalità emergenziale con cui vengono affrontati gli arrivi delle persone migranti e vengano aperti canali legittimi e programmati. Predisporre un piano strategico con ingenti risorse e progetti continuativi nel tempo nei paesi di partenza dei migranti. Costruire insieme a tutti gli attori della cooperazione internazionale allo sviluppo una strategia italiana, su cui chiedere un maggiore impegno e sostegno europeo per evitare tragedie come quella della costa crotonese, ponendo la centralità del rispetto dei diritti umani, della democrazia, per il contrasto alla fame e alle povertà e ai cambiamenti climatici e la cessazione di guerre e conflitti. Collaborazione tra governo italiano e Unione europea per il rispetto degli accordi sulla redistribuzione degli arrivi sul suolo italiano rispetti gli accordi presi, anche con gli stati recalcitranti come quelli dell’Europa orientale. Revisione della Convenzione di Dublino (che impone solo sulle spalle del paese di arrivo l’obbligo dell’assistenza dei migranti sul suolo europeo) e ripristino di programmi di pattugliamento e salvataggio europeo dei migranti che sono costretti a traversate pericolose in mare.
Disco verde dell’Assemblea legislativa alla risoluzione sul tema immigrazione. Il voto di viale Aldo Moro è arrivato all’indomani del dibattito seguito alla relazione dell’assessore al Welfare Igor Taruffi (“Siamo la Regione che accoglie di più”) e al dibattito tra le forze politiche con il centrosinistra che ha duramente criticato l’attività del governo Meloni e con Fratelli d’Italia e Lega che, invece, hanno rivendicato quanto fatto in questi mesi dall’esecutivo. Un atto della maggioranza a firma Federico Amico, Marcella Zappaterra, Giulia Pigoni, Silvia Zamboni, Lia Montalti e Pasquale Gerace.
Per Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa), primo firmatario dell’atto, “questa risoluzione mette in fila questioni che non sono scontate, a partire dalla gestione dei flussi fino agli strumenti di accoglienza, una sollecitazione al governo nazionale ma anche all’Unione europea”.
Critiche al documento dall’opposizione che non ha votato la risoluzione: per Gabriele Delmonte (Lega) e Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) “la risoluzione è una critica diretta al governo nazionale, non c’è stata la volontà di trovare punti d’incontro”.
(Luca Molinari e Cristian Casali)