Avviare, utilizzando anche fondi regionali e con la collaborazione degli stessi Centri per il recupero degli animali selvatici (Cras), una qualificazione della loro attività che sia riscontrabile con parametri certi. Lo chiede con un’interrogazione Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che sollecita una maggiore diffusione dei Cras sul territorio, in particolare nelle realtà montane in cui è ampiamente diffusa la fauna selvatica. Gibertoni invita inoltre a una gestione meno burocratizzata dei Cras avviando, in particolare, rapporti di collaborazione tra questi ultimi e le aree protette regionali.
“Ciascuna Regione -ha ricordato la consigliera- può stipulare convenzioni per le attività di soccorso, trasporto, cura, riabilitazione e liberazione della fauna selvatica con i Cras, la cui attività rientra nella sfera della pubblica utilità. Per questo motivo è importante sia fornire risorse finanziarie adeguate ai Cras, affinché possano esplicare al meglio le loro attività, sia avviare u’ opera di qualificazione degli stessi, garantendo un sempre più alto livello di riuscita degli stessi centri al fine di prestare adeguate cure veterinarie e assistenza agli animali in difficoltà e in quest’ottica curarne la diffusione sul territorio non trascurando le realtà montane in cui è ampiamente diffusa la fauna selvatica”.
(Lucia Paci)