È un coro unanime quello che arriva dai consigli comunali dell’Emilia-Romagna a sostegno dei contenuti della ricerca promossa da Giulia Cuter e Giulia Perona, ideatrici del progetto “Senza rossetto”, ricerca su come le donne del nuovo millennio vedono il femminismo. Numerosi, infatti, gli interventi effettuati nel corso della commissione Parità, presieduta da Federico Alessandro Amico, che ospitava i lavori della Conferenza delle elette.
Elisa Davoli (vicesindaca di Scandiano) ha sottolineato come nel comune reggiano si agisca sul tema pari opportunità in modo trasversale, evidenziando come una donna che vive in montagna debba avere le stesse opportunità di una che vive in città. Gessica Allegni (sindaca di Bertinoro) ha elogiato la ricerca presentata in commissione da parte delle ricercatrici del progetto “Senza rossetto”, sottolineando come ci sia bisogno di fare sempre più rete tra i comuni e i cittadini.
Per Francesca Calderone (consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Cento) la ricerca di “Senza rossetto” è importante perché evidenzia come l’8 marzo occorra ricordare il lungo percorso fatto dalle donne per avere una rappresentanza numerosa in Parlamento e, con Giorgia Meloni, anche la prima Presidente del Consiglio donn. Anna Paragliola (vicesindaca di Vignola) ha inviato a passare dalle parole ai fatti e dare seguito ai buoni propositi cominciando a operare a sostegno delle donne iraniane.
Dal canto suo Anna Rita Maurizio (presidente della commissione Welfare di Parma) ha auspicato che nella cultura entri una prospettiva di genere trasversale a tutti gli assessorati, in modo da avere progetti con un’ottica di genere sia in fase di progettazione sia in fase di controllo. La presidente Maurizio ha detto di avere molto apprezzato l’intervento di Calderone perché i temi della discriminazione di genere sono trasversali.
(Luca Molinari)