Creare una Fondazione per far sì che l’arte sopravviva e sia garantita la possibilità di esprimersi agli artisti emergenti. È l’impegno della famiglia Biagi, proprietaria dell’omonima collezione che da martedì 14 marzo è ospitata negli spazi espositivi dell’Assemblea legislativa (viale Aldo Moro 50, Bologna). “L’idea è dare visibilità e spazio a forme espressive non convenzionali”, ha spiegato Filippo Biagi all’inaugurazione della collettiva dal titolo “Collezione Biagi. Un arcipelago in divenire”.
Temi astratti, uso del colore nelle sue più varie sfumature, ritratti, scorci di vita, caratterizzano i dipinti dei 32 artisti che espongono in questa collettiva: Ransford Asare, Luca Ballotta, Alessandra Brown, Roberto Bugamelli, Mario Cancelli, Enrico Celesti, Marina Comerio, Stefano Degli Esposti, Andrea Donetti, Andrea Ferrari, Augusto Gadea, Vittoria Garagnani, Giulia Giannola, Cecilia Grelli, Wang Huaijie, Yana Kapina, Mirka Liverani, Oder Mazzini, Wu Mengyuan, Massimiliano Messina, Matteo Mezzoli, Andrea Oldani, Gianna Poppi, Obelisco Production, Massimo Righini, Danilo Ruggeri, Fabrizio Sola, Danilo Susi, Claudio Valerio, Giancarlo Viceconte, Li Wenke, Carlo Zucchini.
A dare il benvenuto agli artisti in mostra è stato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa Fabio Rainieri: “L’Assemblea, da anni impegnata a valorizzare l’arte del territorio, è orgogliosa di ospitare questa prestigiosa collezione”.
“Difficile trovare un’unica definizione di artista. Più di tutti ci piace accostarla a ‘emergenti’, forse perché vogliamo che nel nostro ‘arcipelago’ gli artisti affiorino per partecipare al nostro progetto di viaggio”. Così i due curatori, Sandro Malossini e Francesco Finotti, hanno descritto la mostra, che raccoglie le opere di giovani artisti emergenti, formata attraverso il Premio Arcipelago per dare spazio a forme artistiche nuove e fuori dagli schemi.
“Un arcipelago in divenire sarà visitabile fino al 3 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18 con ingresso gratuito. Info: gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it oppure tel. 051.5275768 – 5826.
(Lucia Paci)