La Giunta assicuri, nel breve periodo, ai cittadini del nostro Appennino una copertura stabile per la telefonia mobile e una connessione internet veloce.
Disco verde dell’Assemblea legislativa a una risoluzione di Marco Mastacchi (Rete civica), approvato con emendamenti del Pd, che chiede di risolvere i problemi di non copertura Internet della montagna emiliano-romagnola.
“Il Presidente Bonaccini più volte ha detto che si sarebbe data piena copertura telematica a tutta la regione, anche all’Appennino. Ora bisogna essere conseguenti perché ci sono ancora troppe zone scoperte: i cittadini hanno diritto a chiamare a casa o chiamare un’ambulanza, ma ancora ci sono ampie zone della montagna dove il telefono è muto”, spiega Mastacchi, mentre Matteo Daffadà (Pd) ricorda come “i problemi ci sono, ma la giunta regionale ha sempre operato per migliorare la situazione e garantire gli stessi diritti a tutta la popolazione: questa è la prima Regione in Italia che ha portato la banda larga in tutto il territorio regionale”.
Nettamente critico su quanto fatto in questi anni dall’amministrazione regionale è Michele Facci (Lega) che elenca puntualmente i ritardi nella cablatura dell’Appennino: “Sono stati fatti dei passi in avanti come ad esempio riguardo alle scuole, ma del tutto insufficienti: la situazione resta problematica e se poi il Pd vuole negarlo ha i numeri per farlo, ma la verità è che la copertura Internet delle famiglie in Appennino è sempre la stessa”.
“Questo tema è annoso, siamo quasi stanchi di doverne parlare visto che l’amministrazione regionale non ha fatto nulla: la situazione sui territori dell’Appennino non è stata migliorata”, spiega Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “anche dove la connessione c’è, è insufficiente. Penso ad Alto Reno Terme in provincia di Bologna, dove un palo di una compagnia telefonica è divelto da anni a seguito di un temporale ed è stato sostituito con una struttura temporanea che dà problemi. Vogliamo parlare delle strutture commerciali che hanno diritto ad avere un Pos sempre funzionante, visto che per legge i cittadini hanno il diritto di usare questo metodo di pagamento elettronico?”.
Per la giunta è intervenuto l’assessore Igor Taruffi: “Sì, siamo in ritardo su ‘open fiber’, ma stiamo lavorando e alcuni ritardi accumulati non sono colpa della Regione, dato che open fiber è una società a controllo statale”.
(Luca Molinari)