Fare il punto sulla frana di Monterenzio, in provincia di Bologna.
A chiederlo è, in un’interrogazione, Francesca Marchetti (Pd) che ricorda come “a seguito dell’evento franoso avvenuto la notte del 6 febbraio scorso, i tecnici dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile (ARSTPC) si sono recati immediatamente sul posto per verificare la situazione del dissesto. Prontamente i vigili
del fuoco hanno circoscritto l’area interessata dalla frana, connotata dalla presenza di
numerose fratture e tagli provocati sul terreno. Viste le notevoli dimensioni del
fenomeno già evidenti, i vigili del fuoco hanno proceduto alla mappatura del territorio tramite l’ausilio di droni”.
Marchetti, nell’elencare tutte le attività svolte dalla giunta, sottolinea come “la frana ha completamente compromesso la viabilità di un tratto della provinciale “Sassonero” fino alla sua confluenza con la provinciale “Val Sillaro” di fondovalle, interessandola per un tratto nella parte più orientale, ha, inoltre, distrutto due civili abitazioni (seconde case). L’evento al momento non ha coinvolto il torrente Sillaro, sono in corso i rilievi della scarpata al piede di frana di fronte al corso d’acqua per verificare la eventuale presenza di evidenze di movimento”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “qual è il quadro sugli ultimi aggiornamenti relativi ai monitoraggi del corpo franoso che ha coinvolto la località Villasassonero nel Comune di Monterenzio e sapere quali siano i programmi in essere da parte della Città Metropolitana di Bologna relativi all’eventuale riapertura del tratto della della provinciale “Sassonero” di sua competenza, la cui viabilità è stata compromessa a seguito dell’evento franoso”.
(Luca Molinari)