Avviare un confronto con il governo affinché siano riconosciute alle Regioni le spese Covid ed energetiche ancora non rimborsate dallo Stato, sia aumentato il fondo sanitario nazionale e sia resa attrattiva la sanità pubblica per il personale sanitario onde evitare la deriva privatistica. È l’impegno chiesto alla giunta attraverso una risoluzione del Partito democratico firmata da Pasquale Gerace (primo firmatario), Marcella Zappaterra, Lia Montalti, Gian Luigi Molinari, Palma Costi, Ottavia Soncini, Francesca Marchetti e Marilena Pillati.
L’invito è esteso a tutti i parlamentari dell’Emilia-Romagna “affinché portino avanti, nelle discussioni in Parlamento, le medesime istanze al fine di mantenere il servizio sanitario pubblico e universalistico all’altezza dei bisogni di salute dei cittadini”. Viene inoltre chiesto di “continuare il confronto con enti locali, associazioni economiche e sociali e movimenti al fine di sensibilizzare i cittadini rispetto alla necessità di salvaguardare la sanità pubblica della regione Emilia-Romagna e il servizio sanitario nazionale”.
“Occorre il sostegno finanziario dello Stato -ha sottolineato Pasquale Gerace- affinché la Regione possa continuare l’opera di rafforzamento della medicina del territorio, strutturare al meglio l’integrazione tra servizi territoriali e ospedalieri, continuare a puntare a omogeneizzare il livello di assistenza sanitaria, riequilibrando la disponibilità dei servizi tra i grandi centri abitati e le aree rurali per superare le disparità e per garantire l’assistenza sanitaria alle persone”.
(Lucia Paci)